I viaggi di JhonnyBravo - Russia 2004

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JohnnyBravo
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I viaggi di JhonnyBravo - Russia 2004

#1

Messaggio da JohnnyBravo »

Considerato che è un periodo dove ho più tempo libero del solito stavo dando una scartabellata al mio PC per sistemare file e cartelle, ordinare foto ecc.
Ho ritrovato alcuni resoconti di viaggi scritti da mia moglie quando eravamo ancora motociclisti, anzi mototuristi, finché in famiglia siamo stati in due abbiamo sempre fatto le nostre vacanze in moto.
Li avevamo scritti e pubblicati quando eravamo iscritti a forum motociclistici, li ripropongo qui sperando di fare cosa gradita a qualcuno che non sa come passare qualche minuto.

Parto con quello del 2004 destinazione Russia.
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Finalmente Russia !!! Il 31 luglio 2004 è la data tanto attesa. Per noi la sveglia è prestissimo, alle 4.00. Usciamo di casa alle 5.00 per essere puntualissimi a Tarvisio alle 9.00. Arrivati all’area di sosta incontriamo subito Daniela dello staff che da buona chioccia raccatta ogni motociclista che arriva alla spicciolata, indirizzandolo al furgone : ed è subito gruppo. Siamo 21 partecipanti su 14 moto+1 moto staff con il tourleader Max e l’interprete Loreta + 1 Furgone staff con Gigi e Daniela, meglio chiamata da tutti Gigia, fanno tutti parte dell‘associazione 2000Moto di Modena. Dopo la distribuzione del materiale per il viaggio si parte abbastanza in orario, la tappa sarà lunga , arriveremo alle porte di Budapest. Comperiamo il bollino per le autostrade austriache e dopo qualche ora mangiamo in un accogliente autogrill cominciando a conoscerci. La giornata è bella e va tutto liscio. In Ungheria però scopriamo che avremmo dovuto comprare il bollino autostradale anche lì, forse abbiamo fatto i portoghesi.....Arriviamo in albergo, cena e a dormire, domani si parte presto, ci aspetta la dogana Ucraina...
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Si parte presto , la mattina è bella ma non ci sono più i 30 gradi di ieri, il paesaggio però è bellissimo, attraversiamo distese sconfinate di girasoli, poi ci accompagna qualche nuvola e qualche spruzzo di pioggia. Alla dogana ucraina stazioniamo circa 3 ore e mezzo, per fortuna sul furgone ci sono viveri e bevande...già, anche il vino , e come per magia qualche bottiglia ci fa alzare una sbarra che ci infila in una corsia preferenziale...In Ucraina sembra di essere in un altro mondo, il paesaggio è prettamente agricolo, le case di legno e lamiera, i covoni di paglia sono come quelli che facevano i nostri nonni, anche le strade sono come quelle che percorrevano i nostri nonni, un disastro! Lungo le strade troviamo anche resti del passato regime : statue enormi che incutono un certo timore, relitti di aerei e carriarmati e falci e martello ovunque. Il tempo è bruttissimo, diluvia, ci capita di dover guadare torrenti che ci attraversano la strada, e questa gente è in giro con pochi vestiti addosso naturalmente senza ombrello. Forse con un tempo ed un asfalto migliore avremmo potuto godere molto di più della bellezza dei Carpazi. Arriviamo a Leopoli stanchi , infreddoliti e bagnati fradici. Un motociclista del luogo ci vede un po’ in difficoltà e si offre di accompagnarci fino all’albergo : ma lui cosa ci fa in giro con questo tempaccio?? E’ un peccato : fossimo arrivati un po’ prima e magari con un altro tempo avremmo potuto goderci il centro di questa cittadina che sembra veramente molto bella.
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Kiev
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Kiev

La tappa di trasferimento verso Kiev è molto lunga e abbastanza monotona, le strade non permettono di abbassare la guardia, sono troppo sconnesse, ma anche le numerosissime pattuglie di controllo non danno tregua, fermano a turno ed assolutamente a caso sempre qualcuno di noi, a volte si inventano le infrazioni. A proposito, pretendono gli Euro altro che moneta locale! Portatevi tagli piccoli perché il resto, se riuscite a contrattare cifre ragionevoli, non lo mollano di sicuro. Lungo la strada c’è molto verde, campagna , animali al pascolo, ma non aspettatevi aree di sosta , bar e, men che meno, bagni pubblici, su queste strutture, lontano dai grossi centri, si devono ancora attrezzare. Per quanto riguarda noi tutti ci guardano come se fossimo degli astronauti, ci salutano tutti, ci gesticolano dalle loro auto, ci chiedono se possono sedersi sulle moto, ci sentiamo sicuramente molto osservati.
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Finta auto della Polizia

Kiev è una citta vivace con un centro storico molto bello, con la nostra guida Elena giriamo tutto il giorno e visitiamo diverse basiliche e monasteri, in una abbiamo anche la fortuna di ascoltare un bellissimo coro. Cominciamo ad avvicinarci a quest’arte sacra così diversa dalla nostra. Le chiese così belle ed ornate soprattutto all’esterno, le icone in legno ed argento, tutto avvolto in un’atmosfera particolare. Purtroppo il tempo non è bello, per questo non ci conquista il giro in battello sul Dnepr, sicuramente migliore è la cena che ci aspetta in un locale tipico. Le porzioni non sono abbondanti ma qui le cose non vanno come da noi. A volte infatti a mezzogiorno dobbiamo dividerci in diversi punti ristoro se vogliamo mangiare tutti, spesso le loro trattorie non hanno cibo a sufficienza per 21 persone capitate improvvisamente tutte in un colpo.
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Orel

La mattina dopo partiamo dall’albergo in fila indiana ,diligenti e a 30/km all’ora e ci fermano ugualmente !!!! Loreta interviene e le viene detto che in Ucraina non si può viaggiare in fila indiana per più di 4 mezzi.....Loreta pretende di leggere quell’articolo del codice della strada ed allora ci lasciano andare....no comment! Ma il meglio deve ancora venire, ci aspetta la frontiera russa...Fortunatamente c’è sempre il furgone che ci sostiene con i suoi viveri perché le ore che trascorriamo qui sono 5 e mezzo...e se ne vola via ancora qualche bottiglia...
Arriviamo a Orel la sera e, dopo cena, andiamo in un bar ad amalgamare sempre di più il gruppo davanti ad un bicchiere di vodka. Siamo sempre tutti insieme, non ci frantumiamo in gruppetti, ci troviamo proprio bene, tutti con tutti.
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Da Orel a Mosca il viaggio è tranquillo e piacevole, le strade sono migliori che in Ucraina, le pattuglie presenti sono molto più rilassate, quanto meno non si inventano le infrazioni. Sul ciglio della strada troviamo anche sagome di finte macchine della polizia, ci fanno rallentare perché da lontano sembrano vere. Ci fermiamo a curiosare in un mercato locale e ne approfittiamo per comprare un po’di frutta e due invitanti angurie. In un grill lungo il percorso pranziamo e scambiamo con il simpatico gestore un’anguria con una bottiglia di vodka. Arriviamo a Mosca percorrendone la tangenziale per circa 70 Km, è un caos atroce, il traffico è indescrivibile, tanti comunque anche qui ci salutano, cercano di capire da dove arriviamo, ci fanno cenni di benvenuto, sono stupiti di vedere così tante moto tutte insieme. All’uscita della tangenziale ci fermiamo a fare la foto di gruppo con il grande profilo in ferro MOCKBA ammirato tante volte sulle riviste: questa volta noi siamo davvero qui ed in moto!!!Ma non vediamo l’ora di arrivare in albergo, mangiare per poi goderci Mosca by night. La sensazione che proviamo arrivati in Piazza Rossa è indescrivibile… sono passate le 23.00 c’è poca gente in questa piazza immensa eppure così raccolta, chiusa dal Cremlino, dai GUM, da S. Basilio e dal Museo Storico. Questi edifici visti già mille volte su giornali e riviste è come se li vedessimo per la prima volta, dal vivo l’effetto è completamente diverso, tutto è così ben illuminato e valorizzato, tutto è immerso in un’atmosfera austera. Siamo tutti senza parole, scattiamo foto su foto sperando che le nostre sensazioni si possano fissare sulla pellicola.
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Piazza rossa
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Cremlino

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JohnnyBravo
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Re: I viaggi di JhonnyBravo - Russia 2004

#2

Messaggio da JohnnyBravo »

Mosca.
Dopo aver conosciuto la nostra guida Natalia iniziamo la visita della città e, naturalmente, si parte dal Cremlino: quanto mistero intorno a questo posto, quanti giochi di potere possono nascondere queste mura, ci sono militari ovunque e ci si sente osservati ad ogni passo. Ma tutto va per il meglio, il tempo è bello, visitiamo le cattedrali chiuse nelle mura e la casa del Patriarca. Seguiamo il cambio della guardia appena fuori dalle mura del Cremlino e scopriamo subito dopo con disappunto che la Piazza Rossa è transennata, così ce la gustiamo dalle transenne deserta, con il Mausoleo di Lenin lì a troneggiare con il picchetto d’onore. Dopo un panino veloce ci aspetta il giro in battello sulla Moscova, ci godianmo nella loro fierezza le mura del Cremlino ed i palazzi in esso contenuti, la Duma,il Parco Gorkij, le colline dei Passeri, la Cattedrale di Cristo Salvatore che è la cattedrale più grande di tutta la ex Unione Sovietica.La cena è in un ristorante tipico veramente molto bello, l’ambiente è curato, il personale è in costume tradizionale, il menù presenta diversi piatti tipici molto gustosi. Chiediamo di poter fare delle fotografie al personale che ci serve in costume ma la richiesta è malintesa così alla fine ci ritroviamo noi con i loro costumi addosso a posare e....a servire!Alla fine anche gli ospiti più seri del locale si fanno coinvolgere dalla burloneria tipicamente Italiana.
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S. Basilio
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Magazzini Gum
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Mausoleo di Lenin

La mattina dopo un gruppetto di noi parte presto dall’albergo per andare al Mausoleo di Lenin,tutto qui deve avvenire nel massimo silenzio, si deve camminare composti, sempre con lo sguardo verso Lenin e, mi raccomando, niente mani in tasca, è una questione di rispetto, anche la Piazza Rossa è chiusa ai visitatori in segno di rispetto… Fuori dal Mausoleo vi sono altre tombe di politici ed uomini famosi russi.Le ore successive le dedichiamo, sempre in compagnia di Natalia, alla visita del centro della città, passeggiamo di fronte al Teatro Bol’soj, al Palazzo del KGB, alla Duma; andiamo ai grandi magazzini Gum, visitiamo la Cattedrale di Cristo Salvatore, pranziamo tutti insieme poi il gruppo si divide: alcuni visitano il Museo Puskin, altri scelgono di scoprire le bellezze della metropolitana moscovita. Io sono in questo secondo gruppo: continuiamo a salire e scendere dai treni ed ogni volta è uno stile diverso, si passa dal mosaico ai vetri colorati, dagli stucchi stile liberty alle statue in bronzo. E’ tutto bellissimo. Come in tutte le metropoli del mondo però la metropolitana è affollatissima ed è una zona assolutamente a rischio borsaggiatori, ad uno di noi purtroppo rubano il portafoglio, capita, purtroppo bisogna stare molto attenti… Chiudiamo la nostra giornata facendo shopping nel bellissimo mercato Izmailovo, le bancarelle di legno a forma di casette sono ricche di prodotti artigianali di ogni tipo, il tempo qui vola e purtroppo il nostro soggiorno a Mosca volge al termine.
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Ingresso piazza rossa
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Nel Cremlino
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La metropolitana

La mattina dopo lasciamo Mosca non senza fermarci per la foto di rito con tutte le moto tra le mura del Cremlino e S.Basilio. Arrivati in Piazza Rossa però la solita solertissima pattuglia ci dice NIET NIET, e ci vogliono non poche preghiere per riuscire a fare qualche foto in fretta e furia , non riusciamo quasi a goderci la magia di questo momento che subito ci cacciano via...partiamo quindi alla volta di Novgorod ed è in questo tratto di strada che ci troviamo nel bel mezzo del temporale più tremendo del viaggio, non riusciamo neppure a vedere la strada. Quando tutto finisce troviamo con piacere che sul bordo della strada ci sono un numero imprecisato di punti ristoro...all’ombra del relitto di un Mig ci fermiamo e scopriamo che le ragazze che se ne stanno sedute con dei grossi bollitori fumanti preparano istantaneamente caffè o altre bevande calde. Sembra un miraggio...La cosa particolare che ho notato lungo tutto il viaggio è che tutti vendono qualcosa sul ciglio della strada ma si va a zone: questa era la zona dei “bar”, c’era stata la zona delle patate, quella dei peluches, quella delle torte, quella dei tappetini per auto... magari per chilometri non si vede nulla,poi in un tratto di pochi chilometri si possono vedere una ventina di bancarelle tutte uguali. Altra cosa che ci ha colpito è che i vetri di tutte le macchine sono scuri...Arriviamo a Novgorod la sera e, dopo cena, usciamo a fare quattro passi, si vede che stiamo andano a Nord, sono le 22.30 ed il cielo è ancora chiaro, è stupefacente.
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Il Cremlino
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Sosta caffé

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Re: I viaggi di JhonnyBravo - Russia 2004

#3

Messaggio da JohnnyBravo »

Novgorod
La mattina dopo la partenza è prevista per le 10.00. Abbiamo tutto il tempo di visitare il centro storico di questa antica e bellissima cittadina.Il suo Cremlino è il più antico della Russia ed anche la cattedrale in pietra in esso contenuta ha quasi mille anni.Tutto si affaccia poeticamente sul fiume Volchov, c’è una bella ed invitante spiaggetta ma è ora di ripartire, le moto ci aspettano e S.Pietroburgo non è lontana. Arriviamo nel pomeriggio, ma prima di raggiungere l’albergo raggiungiamo, alle porte della città, la residenza estiva degli zar Peterhof-Petrodvorec. Il Palazzo ed i giardini con decine di fontane e giochi d’acqua sono veramente maestosi, lo sguardo riesce ad aprirsi fino a raggiungere il Mar Baltico...siamo arrivati fino a qui!!! L’atmosfera è fantastica, dopo questa bellissima escursione raggiungiamo il nostro albergo e poi...S.Pietroburgo by night aspettaciiiiii.....Qui non serve chiamare il taxi per raggiungere il centro: ci si ferma al bordo della strada, si allarga un braccio, chi ha bisogno di qualche spicciolo si ferma, due parole per decidere il prezzo giusto per tutti ed è subito taxi! Ma come si può descrivere questa città maestosa, ricca di luci, colori, palazzi spettacolari, ponti e canali, cattedrali , cupole variopinte o dorate, piena di gente , di vita, in poche righe? E’ impossibile descrivere le sensazioni provate in questo nostro primo vagabondare, senza cartina e senza meta.Ogni volta che giriamo l’angolo scopriamo di essere di fronte ad uno spettacolo mozzafiato, valorizzato sapientemente dall’illuminazione.
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S. Pietroburgo. Palazzo d'estate
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S. Pietroburgo. Palazzo d'estate

La mattina con Elena, la nostra guida locale, partiamo alla scoperta di S.Pietroburgo. Il tempo è finalmente Bellissimo. Visitiamo La Fortezza di S.Pietro e Paolo, con la sua Cattedrale in cui troviamo le tombe degli Zar , le Carceri, ci accompagna anche il colpo di cannone di mezzogiorno, passeggiamo fino all’Incrociatore Aurora, pranziamo, poi, dopo aver fotografato un nostro compagno veneziano con alle spalle una gondola proprio li nel canale ai piedi della fortezza, ci accingiamo a compiere un giro di circa un’ora in “barchetto”, come lo chiama Elena. Da questa prospettiva la città è ancora più stupenda. Non ci sono macchine o rumori a disturbare il nostro ammirare di continuo il susseguirsi di palazzi, ponti, statue di ogni stile. Elena ci dice che per i 300 anni dalla fondazione, festeggiati l’anno scorso, la città è stata ben restaurata, noi siamo stati sicuramente fortunati a scegliere di fare il viaggio quest’anno. La sera la cena è in un locale serissimo con tanto di palco e spettacolo di balletto e con un cantante, noi siamo su di un soppalco, nella sala sottostante probabilmente si festeggia il compleanno di un uomo abbastanza importante. Il cantante però fa l’errore di intonare le note di una canzone a noi nota e...come resistere...ecco il coro e, da buoni Italiani, lo facciamo a pieni polmoni, giusto perché siamo generosi. Il cantante al momento ci rimane male ma poi l’atmosfera si rilassa, veniamo invitati a parlare con loro, uno degli ospiti del locale è anche stato in Italia, e come per magia il cantante riparte con un repertorio di canzoni italiane. La serata si conclude con strette di mano e sorrisi in abbondanza.
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Tutta la mattinata è dedicata alla visita del museo dell’Ermitage, nel Palazzo d’Inverno degli Zar, è bellissimo ed immenso. Elena ci dice che se stessimo 1 minuto davanti ad ogni opera d’arte qui contenuta ci vorrebbero 11 anni per vederle tutte. E’ incredibile, non sappiamo dove rivolgere lo sguardo, le opere sono sbalorditive ma anche il palazzo lascia a bocca aperta, è un continuo stupirsi salone dopo salone, si percorrono chilometri, ci si stanca ma l contemporaneamente non si lascerebbe mai questo posto. Quanto sfarzo, quanta ricchezza! Nel pomeriggio alcuni di noi scelgono di visitare il Museo Dell’Armata Rossa, altri fanno shopping lungo il corso, Prospettiva Nevskij, godendosi in queste ultime ore il centro della città
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Ermitage
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Ermitage
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Ermitage

Uscire dalla Federazione Russa è forse la situazione più complicata del viaggio, intesa come dogana. Bisogna presentare il foglio di sdoganamento della moto e quello su cui sono impressi i timbri di tutti gli alberghi che ci hanno ospitato, questi moduli, consegnati da loro alla dogana di entrata, devono essere GELOSAMENTE CUSTODITI per tutta la durata della permanenza in Russia, ma uno di noi è stato derubato del portafoglio in metropolitana a Mosca, ciò si rivela essere un fatto molto grave, noi del gruppo non possiamo rimanere con lui anche se spieghiamo che lui non parla inglese, uno di noi vorrebbe rimanere con lui per le traduzioni, la nostra interprete russa è indietro sul furgone, mentre l’aspettiamo preferiremmo stare con lui. NIET, noi Estonia lui fermo. In dogana ci rimarrà circa 10 ore, esce solo dopo aver pagato 200 euro. Eccoci quindi nelle Repubbliche Baltiche patria dell’Ambra. L’impatto immediato è con le asfaltatrici, ovunque vi sono lavori in corso, con i fondi della comunità europea stanno rinnovando tutta la rete stradale, ma per noi questo significa essere molto rallentati...arriviamo finalmente a Tallinn, ceniamo e, come ormai di consueto, andiamo a visitare il centro illuminate di notte. E’ bellissimo, questa cittadina arroccata dentro a mura medievali e con un borgo sottostante che la cinge ad anello è veramente una poesia. Ogni casa è ben tenuta, vi sono tanti colori ,la piazza principale è molto ampia ed in essa spicca il Municipio, un imponente edificio gotico.
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Tallin

La mattina dopo visitiamo quello che abbiamo gia visto dall’esterno la sera prima, le mura medievali, il Duomo e la Cattedrale Gotica in esse contenute, godiamo dalle mura anche il bel panorama sui tetti di Tallin, tutti appuntiti , e le torri e i campanili. Poi Ambra ovunque...Passeggiamo anche nel borgo sottostante e ci infiliamo in un piccolo mercatino dove la fanno certamente da padrone i manufatti in lana. La sera ceniamo in un locale tipicamente medievale a ridosso del palazzo del municipio. Tutto è curato, le luci soffuse, i tavoloni e le panche di legno massiccio, piatti e bicchieri in terracotta, personale in costume, cibo assolutamente Estone, noi poi siamo in una sala nel sottotetto assolutamente soli, naturalmente è subito cabaret. Sono bellissime queste serate, più passano i giorni e più ci affiatiamo, il partire con persone sconosciute può essere un rischio, ma il nostro gruppo devo ammettere si è amalgamato ogni giorno di più senza la minima fatica.
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Tallin

La tappa per raggiungere Riga, capitale della Lettonia, è puramente di trasferimento, cerchiamo quindi di fare qualcosa di particolare per “colorare” anche questa giornata. Il tempo è abbastanza bello , c’è vento e sole. Percorriamo una strada che fiancheggia il Mar Baltico fino a mezzogiorno, cerchiamo una bella area per fermarci a mangiare ciò che il nostro furgone ha da offrire e troviamo infatti un posticino niente male. Ma come resistere al richiamo del mare? Ed eccoci in tre tuffarci tra le onde, sfidando il vento che ci congela , l’acqua è talmente fredda che una volta usciti non sentiamo neppure il bisogno di asciugarci. Il resto del gruppo è allibito. Allegramente ripartiamo ed in serata raggiungiamo Riga.

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JohnnyBravo
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Re: I viaggi di JhonnyBravo - Russia 2004

#4

Messaggio da JohnnyBravo »

Riga.
La giornata è completamente dedicata alla visita del centro di Riga. Il centro medievale però non è cosi ben diviso dal traffico moderno come invece avevamo notato a Tallinn. Qui manca un po’ l’atmosfera magica. Le cattedrali, le vie medievali con antichi edifici, il campanile con vista panoramica sulla città vecchia e nuova sono comunque molto suggestivi. Ci sono anche una imponente cattedrale ortodossa ed un bel parco.Pranziamo in piazza protetti da un gazebo salvandoci dal temporalone di rito. Nel pomeriggio alcuni di noi riescono a visitare una nave scuola italiana ormeggiata nel porto.
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Riga
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Riga

Lasciamo Riga per andare ad oltrepassare una nuova frontiera e siamo in Lituania. Qui Loreta è a casa sua. Ci porta subito a visitare La Collina Delle Croci. E’ un posto inquietante. Tutte queste croci , milioni, l’una sull’altra, infilate nel terreno di una piccolissima collinetta, appoggiate , addossate, croci di ogni forma, materiale, stile, enormi, microscopiche, si rimane in silenzio davanti a questo simbolo della resistenza Lituana al regime sovietico, delle rivolte antizariste. A mezzogiorno ci fermiamo a mangiare dei tipici bomboloni di patate ripieni di carne di origine Lituana in un ristorante ricavato in un mulino a vento. E’ bellissimo tutto, dentro e fuori, i bomboloni sono buonissimi, e fuori ci aspetta un vellutato praticello per una goduta penichella, anche il sole non manca.Ci divertiamo anche con i giochi sparsi nel giardino poi si riparte. In serata raggiungiamo Klaipeda.
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Collina delle croci
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Collina delle croci

La fermata di Klaipeda è di riposo prima di affrontare le lunghe tappe che ci riporteranno verso casa. Alcuni di noi scelgono di non fermarsi qui, preferiscono andare a visitare Varsavia, ci riuniremo a loro domani. Noi in tutta tranquillità la mattina la dedichiamo alla visita della penisola di Neringa con il parco naturale in essa contenuto. E’ un susseguirsi di boschi e spiagge, fino ad una enorme duna di sabbia. Ci sembra di essere in un deserto. Mangiamo del pesce affumicato tipico della zona e poi si visita la Collina del diavolo, un parco con statue e manufatti i legno poi si rientra in albergo a riposare, domani dobbiamo arrivare a Varsavia. Loreta, prima di salutarci al confine, ci accompagna da una sua amica che ci offre bevande calde, visto che piove, un dolce tipico lituano ed una bottiglia di Berneliu. In dogana salutiamo Loreta e Max e ,con il pensiero, anche le centinaia di cicogne che hanno allietato il nostro viaggio, ne abbiamo viste davvero tante dall’Ucraina fino a qui.
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La tappa di trasferimento non è lunghissima ma anche in Polonia stanno asfaltando dappertutto, si marcia lentamente e con continue fermate ma alla sera non siamo abbastanza stanchi per rinunciare a vedere il centro di Varsavia illuminato. Ne vale sicuramente la pena. Il centro pedonale è chiuso e raccolto, ben tenuto e ben illuminato, pieno di gente e di vita, casette piccole, chiuse intorno ad una piazza bellissima, chiese, campanili, ci sono le belle mura, il castello...
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Varsavia
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Varsavia
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Varsavia

La mattina il gruppo parte per raggiungere Praga, in quattro rimaniamo per visitare invece Varsavia. La mattina è tutta dedicata alla visita del Castello e del centro pedonale, riviviamo tutto in un altra atmosfera, entriamo nel Museo dell’Occupazione per vivere più da vicino la storia di questa città. Dopo pranzo riposiamo sotto le mura che vanno arricchendosi di artisti da strada, poi una passeggiata nel quartiere dove c’era il Ghetto Ebraico, di cui oggi rimane testimone un monumento a memoria. In centro sono molti i monumenti che ricordano l’occupazione nazista.
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Praga
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Praga

La giornata successiva per noi è di trasferimento a Praga, lunghissima e sotto la pioggia, per il gruppo invece è dedicata alla visita di Praga, città storica e piena di fascino, con quella Piazza Venceslao, immensa, in cui troneggia una bellissima Cattedrale gotica e la famosissima Torre Dell’Orologio. Visitano La parte alta della città chiusa nel perimetro del Castello, la Cattedrale ed i palazzi, percorrono il poetico Ponte Carlo sulla Moldava. Praga é una di quelle città affascinanti che restano nel cuore, ci si vorrebbe ritornare mille volte. Il gruppo si riunisce di nuovo a cena, la tavolata finale e la vodka successiva raccolgono le impressioni di queste tre settimane trascorse insieme, domani non ci si rivedrà tutti, alcuni partiranno per l’Italia molto presto, questo è l’ultimo momento in cui ci possiamo salutare, siamo stanchissimi ma continuiamo a ritardare, nessuno ha voglia di salire in camera, ci siamo trovati così bene fra di noi, abbiamo visto paesaggi e città indimenticabili e, anche se abbiamo sfruttato alla grande le nostre tute antipioggia, ripartiremmo tutti di nuovo. Sicuramente riusciremo a creare altre occasioni di incontro, in fondo, se abbiamo percorso oltre 7500km, significa che possiamo percorrerne qualche centinaio a casa per poterci ritrovare. Questa esperienza vivrà a lungo dentro di noi.

Fine
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Re: I viaggi di JhonnyBravo - Russia 2004

#5

Messaggio da Filarete »

Bellissimo reportage!
Grazie Remo per aver condiviso questo viaggio meraviglioso! Davvero! =D>
"All' Alfa sanno fare i guanti alle mosche". E. Ferrari
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JohnnyBravo
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Re: I viaggi di JhonnyBravo - Russia 2004

#6

Messaggio da JohnnyBravo »

Grazie a te di aver avuto la pazienza di leggerlo.
Rileggendolo anch'io dopo anni lo mi sono venute in mente cose che avevo quasi dimenticato.
Nonostante la maggior parte dei miei viaggi in moto li abbia fatti in solitaria, questo mi è rimasto impresso, con alcuni partecipanti siamo rimasti in contatto e ci vediamo tuttora, è stata una bellissima esperienza.
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Cecchi71
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Re: I viaggi di JhonnyBravo - Russia 2004

#7

Messaggio da Cecchi71 »

Mhhhh , non hai messo la foto del bagno nelle gelide acque . :-) :-)
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JohnnyBravo
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Re: I viaggi di JhonnyBravo - Russia 2004

#8

Messaggio da JohnnyBravo »

Ricorda che l'ha scritto Arianna, lei ha fatto il bagno, io no di certo. B-)
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Portello
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Re: I viaggi di JhonnyBravo - Russia 2004

#9

Messaggio da Portello »

JohnnyBravo ha scritto: domenica 12 aprile 2020, 9:42 Ricorda che l'ha scritto Arianna, lei ha fatto il bagno, io no di certo. B-)

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:D :D
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Re: I viaggi di JhonnyBravo - Russia 2004

#10

Messaggio da Portello »

Veramente un bel viaggio. E quanto c'é da vedere!
______
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