Rilancerei una discussione che negli anni addietro ci ha consentito di vedere bellissime immagini di macchine incrociate per caso. Comincio con questa bella TR6 incontrata stamattina sottocasa. Il che mi ha ben predisposto per la giornata.
A spasso con la macchina fotografica
A spasso con la macchina fotografica
“Certe volte mi chiedo che cosa stiamo aspettando” Silenzio “Che sia troppo tardi, Madame”
Re: A spasso con la macchina fotografica
Bella la macchina e non male "la parcheggiata"...
"All' Alfa sanno fare i guanti alle mosche". E. Ferrari
- RossoCorsa
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Re: A spasso con la macchina fotografica
Bella, ma continuo a non capire il motivo di rifare in nero una targa di tipo europeo, quindi nuova, come in questo caso.
Esteticamente è più consona all’età della vettura? Si
È originale? No
È a norma? No
Passibile di sanzioni? Si
Allora? Ne vale la pena?
Voi cosa ne pensate?
Esteticamente è più consona all’età della vettura? Si
È originale? No
È a norma? No
Passibile di sanzioni? Si
Allora? Ne vale la pena?
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La vita è una bella corsa, in Alfa è ancora meglio!!!
- JohnnyBravo
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Re: A spasso con la macchina fotografica
Direi che non m i piace così, un conto è come ha fatto Cecchi che ha rimpicciolito la targa nuova ma ha mantenuto i colori, e devo dire che sta meglio della targa enorme davanti.
Ma così no, sembra quasi una targa estera.
Poi le sanzioni si rischiano comunque...
Ma così no, sembra quasi una targa estera.
Poi le sanzioni si rischiano comunque...
La vita è un viaggio, e allora perché non farlo in prima classe?
- JohnnyBravo
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Re: A spasso con la macchina fotografica
Ho fatto un salto dal carrozziere e ho trovato questa meraviglia in lavorazione.
La vita è un viaggio, e allora perché non farlo in prima classe?
Re: A spasso con la macchina fotografica
Spero tu abbia fatto visita al carrozzaio non per "necessità" ma per cortesia...
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- JohnnyBravo
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Re: A spasso con la macchina fotografica
Non so se è necessità o piacere, direi tutti e due, sto sistemando una Lambretta J50 del '66 e ho bisogno di verniciare la carrozzeria.
La vita è un viaggio, e allora perché non farlo in prima classe?
Re: A spasso con la macchina fotografica
Benissimo! Ottimo motivo. Temevo per una tamponata con la "moderna"...
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Re: A spasso con la macchina fotografica
Raccontaci qualche cosa nella sezione moto, scrivo solo io e inizio a sentirmi solo ..JohnnyBravo ha scritto: ↑venerdì 28 febbraio 2020, 15:29 Non so se è necessità o piacere, direi tutti e due, sto sistemando una Lambretta J50 del '66 e ho bisogno di verniciare la carrozzeria.
Bus de cul aiutas......
Re: A spasso con la macchina fotografica
La 850 Fiat primo tipo, era una sportivetta molto divertente. La potenza era di soli 47 cv din ma grazie al peso piuma (700 kg a vuoto) e alla posizione del motore (a sbalzo posteriore) aveva una notevole motricità. Ce l’aveva un mio amico che l’aveva comprata appena presa la patente.
L’assetto di guida era perfetto, molto basso, cruscotto con due strumenti circolari di grande diametro e disegno semplicissimo. La linea era riuscitissima (Boano) e nel complesso l’insieme era molto riuscito ed equilibrato anche se forse un po’ banale.
Considerando da dove era partito (il blocco Fiat 600 da 21 cv) il motore, con molto piccoli accorgimenti, pur con un solo carburatore doppio corpo, era notevolmente migliorato. Certo la scarsità di potenza si faceva sentire, era molto sensibile al peso, già portare un passeggero o col solo pilota a bordo, faceva una bella differenza. A distanza di tanti anni (1965/1968) la linea è ancora molto piacevole.
Peccato che le derivate, quasi solo Abarth, costassero un occhio, per non parlare di quanto valgono ora. Ci fu una bellissima derivata Abarth con motore 124 portato a 1280 cc con 75 cv che costava parecchio ma comunque meno di un GTJ (1.330.000) che pure se più potente pesava molto di più. Ogni volta che ne vedo una ripenso alle sensazioni di allora: tra assetto basso e peso piuma pareva di volare.
Le foto sono di stasera sul Corso Cavour a Orvieto. La targa Terni penso sia quella di prima immatricolazione. Probabilmente la macchina non si è mai mossa di qui.
L’assetto di guida era perfetto, molto basso, cruscotto con due strumenti circolari di grande diametro e disegno semplicissimo. La linea era riuscitissima (Boano) e nel complesso l’insieme era molto riuscito ed equilibrato anche se forse un po’ banale.
Considerando da dove era partito (il blocco Fiat 600 da 21 cv) il motore, con molto piccoli accorgimenti, pur con un solo carburatore doppio corpo, era notevolmente migliorato. Certo la scarsità di potenza si faceva sentire, era molto sensibile al peso, già portare un passeggero o col solo pilota a bordo, faceva una bella differenza. A distanza di tanti anni (1965/1968) la linea è ancora molto piacevole.
Peccato che le derivate, quasi solo Abarth, costassero un occhio, per non parlare di quanto valgono ora. Ci fu una bellissima derivata Abarth con motore 124 portato a 1280 cc con 75 cv che costava parecchio ma comunque meno di un GTJ (1.330.000) che pure se più potente pesava molto di più. Ogni volta che ne vedo una ripenso alle sensazioni di allora: tra assetto basso e peso piuma pareva di volare.
Le foto sono di stasera sul Corso Cavour a Orvieto. La targa Terni penso sia quella di prima immatricolazione. Probabilmente la macchina non si è mai mossa di qui.
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