Lo abbiamo comprato perché sembra essere arrivato direttamente da un fienile, e forse è veramente così, ma il fascino sta tutto li, in fondo ha oltre 70 anni, tornati a casa iniziamo a guardarlo nel dettaglio.
Il motore lo sapevamo che non era funzionante, è montato su una bicicletta Bianchi con forcella anteriore ammortizzata
Sulla forcella c'è anche un bollo in alluminio che reca la scritta micromotori 1950
Bello il fanale con lente gialla, non c'è la dinamo e sembra che i fanali siano alimentati direttamente dal motore
Altra particolarità sono i freni, alcuni montavano freni a tamburo, qui invece hanno messo nella leva a destra il doppio comando che frena davanti e dietro
mentre a sinistra oltre alla leva della frizione c'è un altra leva che aziona un altro freno al posteriore.
A destra il comando acceleratore a manopola (tipo moto) e non a levetta ,a sinistra un altra manopola uguale che quindi funziona al contrario che aziona l'alzavalvole.
Il motore ha due marce che si selezionano girando i pedali, oppure la folle per utilizzarla a biciletta. Il meccanismo nascosto dietro al pedale
La bicicletta monta pure lei un cambio della Le Simplex a 4 rapporti
La benzina è contenuta in un piccolo serbatoio dietro la sella che ne contiene un paio di litri, ma facendo 100 Km con un litro di benzina l'autonomia è garantita
certo che consuma poco, ha un carburatore piccolissimo, ma anche quello griffato