Alcune curiosità:
1) Al RIAR si deve iscrivere la vettura o una persona fisica cioè il proprietario?
2) Se uno ha tre macchine spende 450 euro?
Altra cosa:
3) Mi sembra di avere letto che potrei iscrivere al RIAR anche la mia (originalissima) MiTo
…ma è una cosa sensata, secondo voi?
Domanda retorica, naturalmente...
Noto, lungi da me fare una sterile polemica, che attualmente (grazie alle scelte lungimiranti
che riguardano il settore auto storiche fatte dai nostri politici da un po' di anni a questa parte ) regna una gran confusione...
Tra Aci storica, Asi, CRS, Iscrizione a registri di marca (tra cui anche il Riar) istant classic, "classiche domani", liste chiuse, yougtimer , vetture che possono circolare ed altre no, in alcune città sì...in altre no...tasse automobilistiche differenti in alcune regioni ecc...ecc...temo che si sia creato un terreno fertilissimo in cui "qualche astuto" ci sguazzi per fare cassa…
C'è pure una caccia spietata ai nuovi ipotetici soci...tra un po' nascerà l'ennesimo ente (ovviamente privato) che se gli prendi la tessera ti pagherà pure l'IMU
Si è visto in altri settori (purtroppo mooooooolto più importanti di quello delle auto d'epoca) che se chi deve certificare qualcosa ha dei benefici economici se dà l'ok, ovviamente , non dirà di no...viadotti compresi
Tornando al discorso iniziale: la tragedia è che basta un decreto legge od anche solo un misero emendamento per mandare in fumo "certezze" pagate (nel vero senso della parola) a caro prezzo.
Non ricordo il film ma ne vidi (tanti anni fa) uno che narrava di un uomo che si era indebitato fino al collo per comprare un lasciapassare che gli consentisse di varcare la linea Gotica in tempo di guerra ma finiva fucilato ugualmente perchè nel frattempo, se ricordo bene, era cambiata la sequenza dei timbri…Era stato smascherato
Sarà così anche per chi adesso spende soldi per avere delle "agevolazioni" nel nostro settore?