I viaggi di JhonnyBravo - Coast to coast USA 2005

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JohnnyBravo
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I viaggi di JhonnyBravo - Coast to coast USA 2005

#1

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Coast to coast USA 2005
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Quest’anno decidiamo di realizzare un sogno: attraversare gli Stati Uniti con la nostra moto, il mitico Coast to Coast, non percorrendo l’itinerario classico da New York a S.Francisco perchè avendo già fatto più viaggi negli USA tante cose che rientrano nelle rotte classiche noi le abbiamo già viste, quindi cerchiamo un tour operator che ci possa portare la moto a Miami. Niente da fare, tutti i Coast to Coast partono da New York. Le alternative sono 3: o pensiamo ad un altro viaggio, o percorriamo la rotta classica, oppure inviamo la moto a New York per poi scendere a Miami ad “iniziare” il nostro viaggio. Contiamo i chilometri, i giorni, decidiamo quanti giorni vogliamo stare fermi. La stima è di circa 9000 km in 3 settimane, con alcune tappe di 800km, ce la possiamo fare!... Affidiamo la nostra moto e tutta la parte burocratica del viaggio a Fullmonty Travel di Latina, che ringraziamo per la disponibilità e la professionalità, la moto partirà in nave da Genova 45 giorni prima di noi.
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Chrysler building

A New York ci arriviamo alle 17.00. troviamo subito i ragazzi di Fullmonty Travel ad accoglierci, con un pullman raggiungiamo il nostro albergo a Manhattan, siamo sulla 42esima, tra il grattacielo Chrysler ed il palazzo delle Nazioni Unite. Ci prepariamo e siamo subito per strada con alcuni componenti del gruppo, per molti di loro è la prima volta qui in questa Grande Mela, un’occhiata alla bellissima Grand Central Station e poi a piedi fino a Times Square, la cena è sulla Broadway in un localino che si chiama Hellen’s Stardust, l’ambiente ricorda gli anni ’60, qui promesse della canzone lavorano come camerieri e a turno cantano intrattenendo gli avventori nella speranza di farsi notare da qualcuno di importante. E’ una serata piacevolissima.
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La mattina si vanno a recuperare le moto al porto. Per me e per Remo inizierà il viaggio verso il sud gli altri ragazzi invece si godranno New York, c’è così tanto da scoprire in questa città...
Via! Salutiamo tutti e infiliamo la nostra Freeway , in un attimo siamo fuori dalla frenesia del centro. L’interstatale è immersa nel verde, si vedono solo boschi, anche l’aiuola spartitraffico in alcuni punti è un bosco largo 30-40metri. E’ incredibile tutto questo verde. La sera pernottiamo a Richmond. Ci siamo già beccati la nostra prima dose di temporale. Si vede che stiamo andando verso un luogo di vacanze, mi diverto a vedere gli enormi pickups trainare di tutto, ma anche con le moto gli americani trainano piccoli carrelli, sono in circolazione molte moto, vanno tutte verso nord, c’è il raduno di Sturgis che li aspetta, noi invece proseguiamo controcorrente, incuranti del temporale, e raggiungiamo Savannah.
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Savannah

Savannah conserva ancora oggi le caratteristiche di colonia inglese : nell’Historic Distict si possono notare bellissimi palazzi ottocenteschi immersi in lunghissimi viali alberati, le piazze verdeggianti sono molto numerose, nella Chippewa Square ci fotografiamo seduti sulla panchina di Forrest Gump..., nel Victorian District invece vivono gli afroamericani, lo stile infatti è diverso, lo si nota dall’artigianato. Tutto ci fa rivivere l’atmosfera del Vecchio Sud.
Riprendiamo il nostro viaggio e scegliamo di uscire dall’interstatale per percorrere la più lenta ma più panoramica litoranea. Siamo appagati dalla vista di questo oceano così calmo e così caldo, pieno di pellicani... Attraversiamo il centro urbano di Daytona Beach e ci concediamo qualche attimo di riposo sull’immensa spiaggia bianca, ma il tempo cambia e noi ci ritroviamo immersi nel nostro breve temporale giornaliero... A sera arriviamo a Titusville, domattina alle 5 atterra lo Shuttle qui vicino a Cape Canaveral... chissà se ci sveglieremo in tempo per poterlo vedere...
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Cape Canaveral

A malincuore ci accorgiamo di aver dormito troppo, ma siamo poi felici, una volta al Kennedy Space Center di Cape Canaveral, di scoprire che per problemi di maltempo lo Shuttle è atterrato in California. Le rampe di lancio ed i capannoni del Kennedy Space Cennter sono immersi in un bellissimo parco naturale che si estende per ben 140.000acri di terreno, è immenso. Un servizio di pullman interni trasferisce i visitatori da un punto all’altro. Vediamo navicelle e razzi a grandezza naturale, c’è anche un modello di shuttle a grandezza naturale, ma anche modellini, cinema a 3 dimensioni, rampe di lancio con vista panoramica su tutto il centro, sale di controllo, entriamo in una centrifuga che ci frulla fino a 4G, una forza pari a 4 volte la forza di gravità. Vola via tutta la giornata, c’è anche la possibilità di incontrare astronauti oggi in pensione che rispondono alle domande del pubblico.
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JohnnyBravo
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Re: I viaggi di JhonnyBravo - Coast to coast USA 2005

#2

Messaggio da JohnnyBravo »

Miami
Il trasferimento verso Miami è piacevole. Continuiamo sulla meravigliosa litoranea e ci fermiamo anche a fare il bagno nell’oceano. E’ impressionante, l’acqua è talmente calda che sembra di essere alle terme. Io mi farei qui 15 giorni...Arriviamo a sera a Pompano Beach, è un quartiere di Fort Laudardale, a Nord di Miami, è sul mare tutto sabbia e palme, con tanti alberghi e motel. Ci incontriamo con Francesco e Paola, 2 amici di Lissone che sono qui per 1 settimana di vacanza.
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Daytona

La mattina i nostri amici ritirano una Harley a nolo e decidiamo di andare a Key West. Da Pompano Beach sono più di 600Km andata e ritorno, è dura, il sole è spietato, ma ne vale la pena. Siccome qui si può facciamo i bulli e viaggiamo senza casco, la velocità è moderata, la strada è ad una corsia con divieto di sorpasso, ci ustioniamo. Ma è bellissimo attraversare questo arcipelago collegato da un’infinità di ponti, in alcuni punti siamo proprio sospesi sul mare. Le isole sono a tratti verdi a tratti brulle, ci sono club nautici ovunque, Key West è ricca di turisti, tantissimi sono i negozietti di artigianato, vediamo la casa di Heminguay, una piccola passeggiata per godere di queste bellissime casupole, una foto davanti al punto più a Sud degli Stati Uniti, siamo a 90 miglia da Cuba, ma è ora di tornare, ci accoglie il caos dell’ora di punta a Miami.
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Key West

La mattina la dedichiamo alla visita delle Everglades. Questa regione sub tropicale è un’immensa estensione di paludi ed acquitrini. Noi, con Paola e Francesco, ci concediamo un giro su un’assordante airboat tra le mangrovie e i canneti di questo intricatissimo paesaggio. Vediamo un’infinità di gru, ibis, falchi pescatori, una tartaruga, un alligatore, ma il bello è proprio vederli nel loro ambiente naturale. Soddisfattissimi lasciamo questo posto ed il pomeriggio lo dedichiamo all’affollatissima Miami Beach, con la lunga spiaggia bianca, il lungomare ricco di palme, di locali e di gente, con la casa di Versace.
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Miami Beach
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Everglades

Ci concediamo una pausa fino a sera, la cena è in un locale americanissimo, pieno di schermi sintonizzati su diverse partite di baseball, muri colorati, scritte al neon, bancone da saloon e nemmeno un turista oltre noi. Salutiamo a malincuore i nostri due amici perchè con loro siamo stati davvero bene, ma domani le nostre strade si dividono...
Ci portiamo verso la Louisiana. La tappa è di trasferimento, attraversiamo tutta questa zona paludosa con molto caldo e un tasso di umidità altissimo, ci fermiamo a Chipley a dormire, ma prima riportiamo la temperatura corporea ad un livello accettabile rilassandoci nella piscina del motel.
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New Orleans

A New Orleans cerchiamo un albergo nel quartiere francese, ci liberiamo di moto e bagagli per uscire a fare una passeggiata e ci ritroviamo subito sul maestoso Mississippi, prendiamo 2 biglietti per la crociera e siamo a bordo di un bellissimo battello a pale con tanto di cena dai sapori creoli e la Jazz Band che non può mancare. E’ proprio così che mi immaginavo il primo incontro con questa città...Torniamo a terra alle 21.00 e ci immergiamo nell’atmosfera caotica di Bourbon Street, nel cuore del quartiere francese, piena di locali a luci rosse, negozi vudù, e bar dove si può ascoltare dal vivo musica di tutti i generi...C’è tantissima gente allegra e festaiola, non è difficile farsi trasportare da quest’onda.
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La mattina ripercorriamo le orme della sera per gustarci quello che non potevamo vedere bene al buio: le bellissime e famose ringhiere lavorate dei balconi, le costruzioni in stile spagnolo, le piazze. Ogni angolo è una cartolina. Lasciamo la città non prima di percorrere in moto i viali alberati del Garden District per ammirare le case padronali in stile georgiano. Uscendo dalla città percorriamo la riva del Mississippi lungo la quale si trovano gli antichi possedimenti e le piantagioni di cotone. Raggiungiamo in serata Shreveport.
(mentre scrivo New Orleans sta passando un duro periodo per il disastro causato dall’uragano Katrina, mi rendo conto che molte delle cose che ho visto oggi non ci sono più, il mio piccolo pensiero va a tutte le vittime)

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Portello
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Re: I viaggi di JhonnyBravo - Coast to coast USA 2005

#3

Messaggio da Portello »

Tutto molto soleggiato e "spazioso".
Il duetto non si può guardare... -((
______
Portello
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JohnnyBravo
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Re: I viaggi di JhonnyBravo - Coast to coast USA 2005

#4

Messaggio da JohnnyBravo »

Il Duetto a mosaico non ti piace? E va beh speriamo sia stato un rottame che se no avrebbe comunque fatto una brutta fine.
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JohnnyBravo
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Re: I viaggi di JhonnyBravo - Coast to coast USA 2005

#5

Messaggio da JohnnyBravo »

Dallas
Raggiungiamo Dallas e subito visitiamo il museo del Sesto Piano, creato nel deposito di libri da cui spararono a Kennedy, c’è la vita di Kennedy, la morte, le inchieste, si rivive tutto attraverso foto e filmati e c’è anche a disposizione una comoda audioguida in italiano. E’ fatto bene ma il taglio è chiaramente quello ufficiale del governo americano. Il pranzo è nell’ Hard Rock Cafè della città, il primo ad essere stato aperto qui negli Stati Uniti. L’edificio è quello di una chiesa sconsacrata, con tanto di cupola e piano soppalcato in legno, con finestroni colorati ed un’immensità di cimeli. Chitarre, abiti, dischi appartenuti a miti del rock di tutti i tempi...Nel pomeriggio visitiamo l’Old City Park, in esso sono contenute le ricostruzioni in scala naturale di case americane di diverse epoche, tutte arredate e con figuranti vestiti con abiti d’epoca, c’è anche una stazione ferroviaria, una banca...lasciamo Dallas e pernottiamo a Whichita Falls.
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La strada dove fu ucciso J. F. Kennedy

Oggi è tutto Texas: mandrie di vacche nei pascoli a perdita d‘occhio, ranch, campi arati in continua e ripetitiva successione, ogni tanto vediamo qualche pozzo petrolifero. Qui in Texas ci si può veramente fare un’idea di che cosa siano i vasti spazi
americani. Arriviamo ad Amarillo e qui incontriamo per la prima volta la mitica Route 66 che collega Chicago a Santa Monica. Cerchiamo i vecchi localini storici, i negozietti particolari poi uscendo dalla città ci fermiamo al Cadillac Ranch, 10 Cadillac sono sepolte in fila, a cofano in giù e pinne in alto seguendo la stessa angolazione delle piramidi di Giza. E’ un omaggio alla storica strada. Ripartiamo e raggiungiamo Santa Fe dove pernottiamo.
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Cadillac ranch
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Santa Rosa Museum

Santa Fe ci affascina e ci conquista in un istante, i nativi d’America qui sono presenti con tutte le loro tradizioni: lo si può notare nelle costruzioni, nei vestiti, negli oggetti di artigianato. Nella piazza centrale della città c’è un vero e proprio mercatino permanente dove mille colori e manufatti rapiscono l’attenzione di ogni turista. Le case qui sono tutte in adobe color terra e legno, stile pueblo, i portici variopinti di targhe fatte a mano. La chiesa, mi ha stupito, è dedicata a S.Francesco d’Assisi, è in stile romanico e si discosta un po’ dal resto dell’architettura. A malincuore lasciamo Santa Fe e ci dirigiamo verso Albuquerque, in questo tratto di strada sono disseminati diversi pueblos, piccoli villaggi per lo più abitati da indiani della famiglia Pueblo, tribù Apache e Navajo, in cui é vietato filmare o fare foto, sono comunità molto piccole e riservate che tollerano i turisti a patto che questi rispettino alcune norme di buon comportamento, è proprio un’altra America...Raggiungiamo Holbrook, con le luci del pomeriggio e ci gustiamo i colori del Deserto Dipinto e della Foresta Pietrificata: il primo è un vasta distesa di colline colorate dal rosso al bianco che sembra la tavolozza di un pittore, la seconda sono alberi fossilizzati che tra i cerchi concentrici del loro fusto fanno foggia di pietre e cristalli di mille colori, è una spettacolo reso ancor più bello dalla luce rossa del sole al tramonto.
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Santa Fe

Partiamo per la Monument Valley ma durante il percorso non possiamo certo omettere di visitare il Canyon de Chelly, è bellissimo, molto vasto, con vari punti panoramici, si vedono pareti a strapiombo alte 300m in cui sono incastonate costruzioni indiane primitive come fossero pietre preziose, qui troviamo molti nativi con il loro artigianato: sono Navajos. E’ una giornata di sole, i colori del canyon sono apprezzati totalmente. Lasciamo questo posto incantevole e proseguiamo per la mitica Monument Valley. Prima di raggiungerla dobbiamo fermarci ad aspettare: il tempo è cambiato, c’è un vero diluvio con vento a raffica ed un freddo cane...13°C...ma siamo fiduciosi, la nostra pazienza viene premiata dalle foto mitiche!!! La sera pernottiamo a Page ma ci arriviamo stanchi ed affranti dopo altri chilometri di freddo e acqua, ma non importa...
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Foresta pietrificata
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Monument valley

Da Page partono molte escursioni, da noi già fatte precedentemente, questa volta siamo qui per l’Antelope Canyon: è un tunnel lungo e stretto scavato nella roccia dall’acqua attraverso i secoli, le pareti sono alte una trentina di metri , arrotondate, sembra la traccia lasciata da un enorme serpente. Il sole quando è a picco su questa spaccatura rende visibili gli strati delle diverse tonalità di arancione che colorano queste rocce. Penso che per un fotografo questo sia un posto magico ed assolutamente unico, qui si possono fare foto davvero fantastiche con qualsiasi macchina. E’ territorio indiano, le visite sono possibili solo con il consenso dei Navajos, fanno da guida e spiegano tutti i segreti di questo canyon...Proseguiamo verso Flagstaff, ad un distributore notiamo ferme molte moto italiane, le guardiamo bene...ma sì,sono loro! Il gruppo che abbiamo lasciato a New York! Ci fermiamo un po’ con loro, se ci fossimo dati appuntamento non ci saremmo trovati così facilmente, ci scambiamo qualche impressione di viaggio e diamo loro l’arrivederci a San Francisco...Pernottiamo a Kingman.
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Antelope Canyon

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JohnnyBravo
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Re: I viaggi di JhonnyBravo - Coast to coast USA 2005

#6

Messaggio da JohnnyBravo »

Kingman
Il tratto Kingman-Needles invece dell’autostrada scegliamo di farlo percorrendo la Route 66 che qui non è interrotta o sostituita dalle Freeway... la strada qui è bellissima, forse un po’ stretta, a volte un po’ sporca, ma finalmente un po’ tortuosa...si arrampica fra le montagne e ci offre uno spettacolo stupendo, in mezzo a questa distesa di cactus molto particolari troviamo un vecchio distributore di benzina ormai in disuso ma con le pompe belle lucide lì pronte a farsi fotografare. Attraversiamo il deserto Mojave in un caldo soffocante, per me è il tratto più pesante dell’intero viaggio anche se un caldo torrido ma molto più umido lo avevamo già trovato tra la Florida e l’Alabama. Attraversiamo Los Angeles e arriviamo a Santa Monica, alla fine della Route 66.Ecco ! Il nostro viaggio ha raggiunto il suo scopo: dall’Atlantico siamo approdati al Pacifico...La serata scorre piacevole, passeggiando sulla spiaggia, sul lungomare pieno di palme, nelle vie pedonali ricche di vetrine, localini, e di artisti di strada che ballano, cantano, suonano...
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Route 66

Curiosiamo lungo la costa fino a Venice poi ci dirigiamo verso Hollywood: ci arriviamo dopo aver percorso le strade di Beverly Hills, Bel Air, Rodeo Drive e il Sunset Boulevard. Sui marciapiedi ci sono le stelle dedicate alle star del mondo dello spettacolo, davanti al Teatro Cinese ammiriamo le orme e le impronte famose in tutto il mondo, ci divertiamo a guardare i vari sosia che si prestano per una foto...poi cerchiamo la scritta sulla collina...foto e via! Cominciamo a risalire la costa californiana ed arriviamo a Lompoc. Siamo un po’ all’interno, un po’ in montagna , fa freddo ... ma il bello di questo paese è che molte case sono ricoperte da bellissimi murales, sono quadri giganteschi, ad ogni angolo se ne scopre uno, sono davvero tanti.
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Santa Monica
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Hollywood
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Lompoc

La giornata è interamente dedicata alla costa californiana, sulla Freeway 1 che corre tutta a picco sul mare, risaliamo fino a Santa Cruz. La strada è storica e conosciuta come El Camino Real, le tappe di questo percorso sono missioni francescane costruite nel 1700 per gli Indiani dagli Indiani convertiti. Il tempo è bello solo se ci si allontana dall’oceano, sulla costa stazionano nuvole basse che dipingono tutto di atmosfera autunnale ed i 14 gradi non ci mollano mai...ma il paesaggio è stupendo, la costa rocciosa e selvaggia ci offre la vista di leoni marini, falchi, scoiattoli e persino di una balena in mare aperto! Ogni tanto fanno capolino piccole baie con spiagge che forse con un po’ di sole sarebbero state molto invitanti, pazienza. Incontriamo un gruppo di Olandesi alla guida di auto d’epoca: hanno spedito le auto dall’Olanda ed hanno fatto il Coast to Coast sulla Route 66 su questi cimeli...95 equipaggi...c’è chi è indiscutibilmente più pazzo di noi...ci fermiamo a Santa Cruz, domani sarà il nostro ultimo giorno in sella...
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Eccoci a S.Francisco, il nostro primo pensiero è quello di raggiungere il Golden Gate per scattare ancora una volta foto mitiche!! Giriamo un po’ prima di riuscire a trovare il posto che ci sembra adatto, speriamo anche che esca il sole ad illuminarci questo spettacolare ponte ma ci dobbiamo accontentare del cielo grigio, ci godiamo questo ultimo giorno da centauri girovagando per il centro, dopo una passeggiata raggiungiamo l’albergo dove, prima di sera, ci riuniamo con il gruppo. La sera ceniamo con alcuni di loro e ci raccontiamo le diverse esperienze di viaggio.
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S. Francisco

Salutiamo la nostra moto, la rivedremo in Italia a ottobre, trascorriamo tutto il giorno a S.Francisco, scendiamo le Russian Hills con il caratteristico tram di questa città, il Cable Car, passeggiamo lungo il Fischerman’s Warf, l’affollatissimo molo dei pescatori pieno di ristoranti e di banchi che, come fast food, ti offrono panini con gamberetti, polpa di granchio, aragosta...Il Pier 39 invece è pieno di negozi di tutti i tipi. La baia ospita anche una numerosissima colonia permanente di leoni marini. Il tramonto è su Alcatraz e sul Golden Gate. Ceniamo con tutto il gruppo, la specialità del posto è il Granchio...e noi ci sacrifichiamo....
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Lombard street
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Alcatraz

Non è certamente un viaggio adatto a chi ha bisogno di riposarsi, solo 4 volte ci siamo fermati nello stesso posto per più di 1 notte, i bagagli non li abbiamo quasi mai disfatti del tutto, abbiamo percorso 9700km in 3 settimane, attraversato 17 stati : New York, New Jersey, Delaware, Maryland, District of Columbia, Virginia, North Carolina, South Carolina, Georgia, Florida, Alabama, Mississippi , Louisiana, Texas, New Mexico, Arizona, California. E’ stato bellissimo percorrere gli immensi spazi americani con la nostra moto, a volte anche completamente soli, immersi nella natura, era un’esperienza che avevamo sempre sognato di fare...finalmente ci siamo riusciti! Buon Divertimento ai prossimi!!!

Arianna e Remo 2005
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Re: I viaggi di JhonnyBravo - Coast to coast USA 2005

#7

Messaggio da Filarete »

Grazie ad entrambi…
Certo che per come siamo ridotti adesso e cioè che non ci possiamo nemmeno spostare in un comune limitrofo… vedere questo tipo di "viaggio" di quasi 10000 chilometri in un continente diviso dal nostro da un oceano… beh, fa pensare (e non poco)... :-(
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Re: I viaggi di JhonnyBravo - Coast to coast USA 2005

#8

Messaggio da JohnnyBravo »

Il sogno di tanti motociclisti nostrani è Capo Nord, io che ho sempre avuto il pallino dell'America avevo il sogno di fare il Coast to Coast.
Finalmente ci siamo riusciti, ormai parecchi anni fa ma sono cose che non si dimenticano, anche se ogni tanto bisogna riguardare le foto per rinfrescare la memoria.
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Re: I viaggi di JhonnyBravo - Coast to coast USA 2005

#9

Messaggio da Filarete »

E' da sempre la mia "filosofia di vita": non bisogna mai rinunciare (specialmente da giovane, ma non solo) a ciò che si può fare in un determinato momento della propria esistenza ( chiaramente nel limite del buon senso ) perché nessuno ti può assicurare che nel futuro tu abbia le stesse possibilità ( salute, denaro, tempo) per fare le cose che (magari anche solo per pigrizia) avevi procrastinato…
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Re: I viaggi di JhonnyBravo - Coast to coast USA 2005

#10

Messaggio da JohnnyBravo »

Sono completamente d'accordo Francesco, sento alcuni amici che da anni ripetono: Quando sarò in pensione farò questo e farò quello.
Ma non credo che alla fine faranno tutto quello che dicono, certo in pensione avranno più tempo libero ma bisogna fare i conti anche con tutto il resto, la salute in primis.
Anch'io avrei voluto fare un viaggio come questo magari in 2 mesi invece che in 2 settimane ma allora era quello che passava il convento e l'ho fatto lo stesso.
Pensavo anche che quando mia figlia sarebbe stata grande avrei ricominciato a fare viaggi in moto ma più passa il tempo e più mi accorgo che fra qualche anno non so se avrò il fisico e i riflessi come una volta.
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