AR*1425102* La Montreal del Salone di Ginevra 1970

1970 - 1977
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fred faster
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AR*1425102* La Montreal del Salone di Ginevra 1970

#1

Messaggio da fred faster »

Apro una discussione sull'esemplare numero di telaio AR*1425102*, quindi numero di telaio #2, costruita nei primi mesi del 1970 anche se i libri ufficiali la registrano il 29 gennaio 1971 (come la sorella AR*1425101*, ora custodita nel museo di Arese), per tracciarne la storia ed aggiornarvi su un aspetto nuovo e, per quanto mi riguarda, clamoroso.
Cominciamo dall'inizio e torniamo indietro a marzo del 1970, quando al Salone di Ginevra l'Alfa Romeo presentò il modello di serie della Montreal, esponendo proprio la vettura oggetto della discussione. Raccolgo di seguito le foto trovate in rete (copyright sconosciuto).

La storia parte da qui... (continua)
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fred faster
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Re: AR*1425102*

#2

Messaggio da fred faster »

Successivamente la vettura, insieme alla sorella AR*1425101* fu utilizzata a scopi pubblicitari, memorabili le immagini scattate a Venezia. La troviamo anche sulla copertina del numero de "Il Quadrifoglio" di Aprile 1970 (copyright delle foto sconosciuto).

La storia continua...
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fred faster
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Re: AR*1425102*

#3

Messaggio da fred faster »

A novembre del 2010 trovo in rete una pagina, ora non più raggiungibile, che ne raccontava la storia. Eccola.
Nel 1977 l'Alfa vendette la AR*1425102* quando cessò la produzione della Montreal e furono smaltite tutte le giacenze. Il primo acquirente fu un collezionista italiano che la vendette ad un collezionista svizzero nei primi anni '80. Nel 2001 fu acquistata dal terzo proprietario (svizzero) che la possedeva da 11 anni e fu importata negli Stati Uniti. All'epoca l'auto era in buone condizioni, il colore originale Verde Metallizzato aveva lasciato il posto all'Arancio (l'Arancio era il colore più popolare per le Montreal) frutto di una riverniciatura ad opera del secondo proprietario. La carrozzeria era sana con alcune piccole bolle che iniziavano ad emergere in alcune aree, niente di grave. Il motore si avviava rapidamente e girava bene al minimo anche a freddo. Il terzo proprietario aveva installato 4 nuovi alberi a camme e la vettura tirava bene fino al limite dei giri senza perdere un colpo, esprimendo tutto il meraviglioso suono che produce un motore a 4 alberi a camme. La trasmissione ZF con i suoi rapporti corti funzionava in modo rapido e preciso, differentemente dalle trasmissioni delle Alfa a 4 cilindri. Il differenziale posteriore con il suo radiatore in magnesio alettato, funzionava correttamente. L'interno era in buone condizioni, con un bellissimo nuovo set di tappeti in lana. Il cruscotto era privo di crepe ma era leggermente incurvato in una zona. Le sospensioni avevano molle più basse e leggermente più rigide con ammortizzatori a gas bilstein per migliorare la sua maneggevolezza. Le pinze dei freni anteriori originali erano state sostituite con quelle originariamente progettate per l'Alfa 6, con 4 pistoncini anziché 2, per aumentare notevolmente la potenza di frenata (un punto debole su tutte le Montreal). Nel 2004 questa macchina ha percorso il tratto dal New Jersey al Raduno Nazionale Alfa nel New Hampshire ed è rientrata senza problemi. Ci sono molte differenze rispetto al normale modello di produzione. Alcune delle differenze sono: diverse dimensione e forma della presa d'aria del cofano NACA, che è funzionale (permette l'ingresso dell'aria) raffreddando il vano motore. Inoltre ha un cofano diverso, feritoie di aerazione sul montante centrale più grandi, 2 fori quadrati intagliati con precisione nel pannello inferiore posteriore, il pannello posteriore è unito con rivetti invece che con punti di saldatura. L'interno ha un sedile posteriore diviso in 2 pezzi, varie manopole sono diverse, le modanature di copertura delle "sicure" della portiera sono stampate in acciaio e fissate al pannello della porta con 2 perni anziché essere in plastica, la griglia di ventilazione/altoparlante interna posteriore è di forma identica alle normali Montreal tranne per il fatto che è interamente realizzata in acciaio anziché in plastica (griglia scorrevole e tutto il resto), è rivestita con una vernice con finitura rugosa, di qualità e lavorazione molto belle. Altri componenti sono in acciaio anziché in plastica come sulle auto di normale produzione. La sezione nera del cielo, proprio davanti al rivestimento pieghettato, è morbida e imbottita invece che essere un pannello solido stampato. La console centrale del cruscotto è cucita a mano anziché termosaldata. Sotto le foto della pagina non più raggiungibile (copyright sconosciuto).

La storia continua....
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Re: AR*1425102*

#4

Messaggio da fred faster »

Successivamente, da gennaio 2017 entra a far parte della collezione di Corrado Lopresto, che dapprima la utilizza nella Winter Race Marathon dello stesso anno e poi ne inizia il restauro per riportarla alle condizioni originarie, cominciando dalla carrozzeria esterna (copyright foto sconosciuto).

La storia adesso si fa interessante...
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fred faster
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Re: AR*1425102*

#5

Messaggio da fred faster »

Qualche giorno fa ricevo tramite Facebook un messaggio di Corrado Lopresto che mi chiedeva info sulla vettura, in particolare sulle differenze di questa preserie rispetto alle versioni di normale produzione. Fra un messaggio e l'altro siamo finiti a parlare dell'interno, che attualmente è nero. Dai dati ufficiali di registrazione risultano beige/avana, abbiamo cominciato quasi per gioco a rivedere le immagini della presentazione alla ricerca di qualche indizio. Analizzando con particolare attenzione quanto è stato sotto i nostri occhi per anni (!!), siamo arrivati alla ardita intuizione che la vettura fosse dotata in origine del rarissimo allestimento verde/avana. Quali sono gli indizi ? Gli ingrandimenti delle foto...

La storia continua...
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fred faster
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Re: AR*1425102*

#6

Messaggio da fred faster »

Arriviamo al gran finale, nel quale Corrado tira fuori una foto apparentemente incoerente della vettura ancora color arancio, dalla quale però emerge un particolare clamoroso: l'interno del cruscotto lato passeggero è rivestito in verde ! A questo punto il colpo di scena è completo, e posso inviare a Corrado il documento che ci ha fatto discutere in passato a lungo quando ci trovammo di fronte al dubbio sugli interni di Melella: il disegno di Bruno Belli del 1970, in cui è mostrata una Montreal Verde Metallizzato con interni verde/avana. Quel disegno non era frutto della fantasia di un illustratore, era l'immagine della AR*1425102* !!! All'ennesimo "colpaccio" di Lopresto stavolta ho partecipato in prima persona !!! Che gioia :))

Adesso ? La Montreal AR*1425102* di Corrado sarà sulla copertina di Ruoteclassiche di Giugno e... la storia continua !
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Portello
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Re: AR*1425102*

#7

Messaggio da Portello »

Da Fred Faster a Fred Sherlock insomma :D

La ricerca di ogni dettaglio credo sia uno degli aspetti più appaganti della nostra passione.
La ricostruzione di un dato incerto ha permesso di scrivere una piccola storia, un piccolo racconto.
Raccontare qualcosa (anche riguardi il particolare di un'auto) è una delle esperienze umane più antiche e profonde.

Questo 25 Aprile è cominciato benissimo, nonostante tutto.
A proposito, auguri!
______
Portello
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fred faster
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Re: AR*1425102*

#8

Messaggio da fred faster »

Grazie delle considerazioni che condivido, Portello, e buona Festa della Liberazione a tutti !

Ieri sera mi è saltato agli occhi un particolare che non torna, a riguardo del panno di copertura delle sedute e degli schienali. Dal dettaglio della foto della vettura esposta a Venezia che mi ha inviato Lopresto sembra intravedersi una trama nel panno, che non appare di colore uniforme. Mi è allora venuto in mente che l'unico tessuto con trama non uniforme l'ho visto sul sito del Museo Alfa Romeo e riferito alla sorella AR*1425101*, che è ragionevole pensare sia stata allestita con lo stesso panno, essendo coetanea. Sotto le foto (copyright sconosciuto). A mio parere il panno da utilizzare per il restauro sarebbe lo stesso, con buona pace del disegno del Belli del 1970 che, come dice Lopresto, potrebbe essere solo evocativo e non descrittivo. In questo caso, il campione da riprodurre sarebbe facilmente reperibile visto che si tratta della vettura custodita ad Arese. Che ne pensate ?
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Fred
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Filarete
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Re: AR*1425102*

#9

Messaggio da Filarete »

Se te e Corrado andate a vedere a pag.80 del libro ALFA ROMEO MONTREAL (le vetture che hanno fatto la storia) Giorgio NADA Editore…
troverete la risposta...

Probabilmente anche questa foto ritrae la "102"!


Un'altra cosa, però, mi è saltata all'occhio guardando le foto del tuo reportage: il numero di telaio stampato sul parafiamma nero.

Nella prima gli ultimi tre numeri ( cioè 102 ) sono molto più grandi rispetto agli altri che compongono la sequenza numerica, nella seconda tutti i caratteri hanno la stessa dimensione. Come mai?
Sono stati "manomessi"?
E perché?

P.S. Buon 25 Aprile anche a te!
"All' Alfa sanno fare i guanti alle mosche". E. Ferrari
scrambler
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Re: AR*1425102*

#10

Messaggio da scrambler »

Filarete ha scritto: sabato 25 aprile 2020, 12:40

Un'altra cosa, però, mi è saltata all'occhio guardando le foto del tuo reportage: il numero di telaio stampato sul parafiamma nero.

Nella prima gli ultimi tre numeri ( cioè 102 ) sono molto più grandi rispetto agli altri che compongono la sequenza numerica, nella seconda tutti i caratteri hanno la stessa dimensione. Come mai?
Sono stati "manomessi"?
E perché?

P.S. Buon 25 Aprile anche a te!
Francesco sono due numeri diversi, uno sulla targhetta dell' omologazione e uno il numero di telaio.
Complimenti Federico per tutto il lavoro che stai facendo su questo modello.
Saluti Fabio
Bus de cul aiutas......
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