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Re: Il caffè della domenica mattina.

Inviato: martedì 1 giugno 2021, 18:30
da Filarete
Adriano ha scritto: martedì 1 giugno 2021, 11:07 Eh la 90 non si può dire che sia stato il maggiore successo della casa, anche se, vado a memoria e correggetemi, fu proprio quel modello che dette il via alla fasatura variabile. Che fu poi ripresa e reinterpretata dalla Honda che mise in produzione la prima 1600 da 100cv/litro, il che ai tempi, per un aspirato, faceva sensazione.

Sarebbe interessante risalire indietro nel tempo e vedere se effettivamente il processo fu questo (Alfa 90 poi Honda ecc.) e che precedenti c’erano stati (se c’erano). Fu l’Alfa la prima a sperimentare la variabilità della fasatura? L’esperienza insegna che rarissimamente un qualcosa di nuovo non era già stato, magari a titolo sperimentale, già provato in precedenza.
Che io sappia fu proprio l'Alfa a presentare la prima vettura con motore dotato di variatore di fase: come dici tu proprio sul modello 90 nel 1984
Questo "marchingegno" lavorava sull'aspirazione.
In seguito si arrivò a variare la fase anche sull' albero a camme dello scarico... almeno io ricordo così.

Re: Il caffè della domenica mattina.

Inviato: martedì 1 giugno 2021, 22:56
da Adriano
JohnnyBravo ha scritto: martedì 1 giugno 2021, 12:40 Il VTEC Honda fu brevettato nel 1989, era molto brusco nel cambio fasatura, poi lo affinarono.
Fu montato anche su alcune moto, quando cambiava la fase sembrava entrasse un turbo.
Qua addirittura dice che il primo variatore di fase nella produzione di serie risale al Duetto 1750 America (1983)
https://it.wikipedia.org/wiki/Variatore ... Alfa_Romeo
e non all’Alfa90 come ricordavo io.

Re: Il caffè della domenica mattina.

Inviato: martedì 1 giugno 2021, 22:57
da Adriano
Adriano ha scritto: martedì 1 giugno 2021, 22:56
JohnnyBravo ha scritto: martedì 1 giugno 2021, 12:40 Il VTEC Honda fu brevettato nel 1989, era molto brusco nel cambio fasatura, poi lo affinarono.
Fu montato anche su alcune moto, quando cambiava la fase sembrava entrasse un turbo.
Qua addirittura dice che il primo variatore di fase nella produzione di serie risale al Duetto 1750 America (1983)
https://it.wikipedia.org/wiki/Variatore ... Alfa_Romeo
e non all’Alfa90 come ricordavo io.
Roberto che dice?

Re: Il caffè della domenica mattina.

Inviato: martedì 1 giugno 2021, 22:57
da Adriano
Adriano ha scritto: martedì 1 giugno 2021, 22:57
Adriano ha scritto: martedì 1 giugno 2021, 22:56
JohnnyBravo ha scritto: martedì 1 giugno 2021, 12:40 Il VTEC Honda fu brevettato nel 1989, era molto brusco nel cambio fasatura, poi lo affinarono.
Fu montato anche su alcune moto, quando cambiava la fase sembrava entrasse un turbo.
Qua addirittura dice che il primo variatore di fase nella produzione di serie risale al Duetto 1750 America (1983)

https://it.wikipedia.org/wiki/Variatore ... Alfa_Romeo

e non all’Alfa90 come ricordavo io.
Roberto che dice? E Francesco?

Re: Il caffè della domenica mattina.

Inviato: mercoledì 2 giugno 2021, 10:56
da Filarete
Ti rispondo sinceramente: ero convinto di quanto ho scritto sopra perchè in molti video in cui viene presentata la berlina 90 si dice esplicitamente che la nuova vettura è la prima al mondo a potersi fregiare di un motore con l'aspirazione variabile...

Che qualche mese prima il sistema fosse già presente nel propulsore 1750 (?) dello spider (aereodinamico) non ne ero a conoscenza. (Confesso la mia ignoranza e come si suol dire... che non si finisce mai di imparare :-( )...

Aspettiamo il parere di Roberto che , di sicuro, ne sa di più...

Re: Il caffè della domenica mattina.

Inviato: giovedì 3 giugno 2021, 12:02
da rocav
Il motore iniezione montato sullo spider 2000 per l' America nel 1980 montava il variatore di fase.

Re: Il caffè della domenica mattina.

Inviato: venerdì 4 giugno 2021, 14:33
da Adriano
Quindi eravamo in due ad essere convinti che la fasatura variabile fosse stata montata per la prima volta sulla 90. Il fatto che ci fosse un precedente su un modello destinato all’esportazione, da un punto di vista storico è rilevante, perché se si parla di produzione di serie quel modello esportato era di serie, ma poiché noi seguivamo il mercato italiano e non le possibili variabili destinate all’esportazione, mi sembra che il ricordo fosse sostanzialmente corretto. Il che, dato il tempo trascorso, non è poco. Non è neanche detto che la notizia relativa alla variante americana sia stata riportata dalla stampa e se sì, con quale risalto.