Il bello è che non me ne rendevo conto. Essendoci nato mi pareva tutto normale. Poi, quando arrivava qualcuno da fuori, capivo che tanto normale non era.
Erano pure altri tempi: la Roma di oggi è imparagonabile. Scendere sotto casa, per il solito giretto che mi faceva riprendere fiato dallo studio e incrociare Fellini o Moravia al bar Rosati, era una consuetudine. Dico loro perché ora sono due icone, due miti. Allora erano presenze normali, gente che incontravi tutti i giorni
Adesso quella Roma è scomparsa per sempre. E mi rendo conto di cosa si è perduto.
Roma è come una bellissima macchina, un tempo scintillante, passata di mano in mano, senza rispetto, senza cura, senza amore, che piano piano si trasforma, diventa altro e perde tutto il suo fascino. Rimane la forma ma lo stile è scomparso.
Ci vorrebbe qualcuno che la faccia rinascere dalle ceneri ma gli ultimi tre sindaci sono stati un crescendo al contrario: sempre peggio.
Adesso si parla del Giubileo del ‘25 e di grandi progetti. Pare che ci voglia sempre un evento: un Olimpiade, un mondiale di calcio o un Giubileo. Come se la cura della capitale di uno Stato fosse un optional. Mancano cinque anni e se ripenso a ciò che ci hanno promesso cinque anni fa, provo una gran rabbia. Pur non avendoci creduto. Auguro a chi ci sarà che stavolta sia diverso.
Alberto Moravia (a sx) e Pier Paolo Pasolini da Rosati (lato ovest di Piazza del Popolo), foto anni ‘60.
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Sul lato est della piazza c’era il bar Canova, a pochi passi dalla sede Rai di via del Babuino. Il che ovviamente significava che era molto più frequentato da personaggi dello spettacolo. Traduzione: anche se casa mia stava sul lato ovest, una divagazione era immancabile. Tanto la quotidiana visita alla libreria Feltrinelli mi costringeva a passarci per forza.
La sede Rai chiuse i battenti nel 1993, dopo 40 anni. Per uno dei soliti scherzi del destino, l’Hotel de Russie che aveva sede nel palazzo prima dell’avvento della Rai nel 1953, ritornò esattamente dov’era. Ed è tuttora lì, nel palazzo progettato da Valadier.