Biancospino, il GT Junior da Udine

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ChiTZ
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Re: Biancospino, il GT Junior da Udine

#11

Messaggio da ChiTZ »

Adriano ha scritto: mercoledì 18 novembre 2020, 11:03 Bellissima storia! Incredibile come degli oggetti inanimati riescano a diventare contenitori emotivi pieni di emozioni e di memoria. In questo caso un agglomerato semovente di pezzi di ferro ha fatto battere il cuore a ben tre generazioni. Magari manco finisce qua, hai visto mai! Beh a questo punto hai pure una responsabilità di continuare a trasmettere queste emozioni...
E' qualcosa di veramente speciale, davvero. Sì, sento una certa responsabilità nel custodire questa vettura, che non scorazza in giro solamente me ma anche i ricordi delle vite altrui che ha toccato, perché possa continuare a farlo.
Adriano ha scritto: mercoledì 18 novembre 2020, 11:03 Bellissima l’immagine del nonno sulla porta, con l’emozione antica che gli risveglia la coscienza. E poi il suo ritrarsi. Un’uscita di scena che vorremmo avere tutti!
Che dire di più... se le parole mancano a me che di solito ne ho in sovrabbondanza, qualcosa vorrà dire.

Mi auguro, e ti auguro, tanti viaggi così e se vorrai condividere almeno la parte formale, perché l’ altra sarà solo tua e intrasmissibile, ne saremo felici!

Come dicono i giapponesi “yoi go ryokko o” cioè buon viaggio, nel mare della vita!
Grazie Adriano!!
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ChiTZ
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Re: Biancospino, il GT Junior da Udine

#12

Messaggio da ChiTZ »

JohnnyBravo ha scritto: mercoledì 18 novembre 2020, 14:54 Sto cerando di coinvolgere mia figlia di 14 anni nelle mie passioni (prima le moto e poi le auto) ma essendo femmina e ancora giovane non è molto interessata alle auto.
Al contrario le moto sembrano interessarle molto, le ho fatto fare diverse ore di scuola di motocross e dice che non vede l'ora di fare la patente dei 16 anni per poterne comprare una e scorazzare.
Gran bella cosa che le piacciano le moto e si diverta a fare motocross! Il fuoristrada è poi un'ottima scuola per imparare il controllo della moto, basta poi aver rispetto dell'asfalto (più facile ma molto più duro se si cade!), la testa sulle spalle e molta attenzione a ciò che fanno gli altri utenti sulla strada
Adriano ha scritto: mercoledì 18 novembre 2020, 19:58 Non so se il fatto che sia femmina conti o no. Mi pare che in generale la passione per le macchine sia in netto calo, cosa un tempo impensabile.
[...]
Temo che abbiamo ragione loro perché percepiscono che le cose stanno cambiando e la macchina sarà tutt’altro: un mezzo di trasporto impersonale. Poi se arriverà la guida autonoma, la questione si modificherà in modo definitivo.

Bisogna riconoscere che comprare una macchina, per usarla una frazione molto ridotta di tempo, ha molto poco senso.
[...]
Certo le passioni sono dure a morire e una minoranza di appassionati ci sarà sempre ma non sarà più il fenomeno di massa dei nostri tempi.
Sono d'accordo con tutto ciò che dici al 100% Adriano
JohnnyBravo ha scritto: giovedì 19 novembre 2020, 10:25 Adriano, in generale sono d'accordo con te ma si sa che storicamente le femmine sono molto meno attratte dai motori rispetto ai maschi.
Non so se Giacomo ha delle sorelle, se le ha vorrei chiedergli se hanno la stessa passione che ha lui.
[...]
E' pur vero ciò che dice Johnny. Storicamente e statisticamente, le ragazze e le donne sono meno interessate. Allo stesso tempo, conosco qualche eccezione, ma di certo sono una minoranza. Una mia cara amica è figlia di un ex navigatore di rally, le piacciono parecchio le auto e le moto ed era lei a chiedere a me di accompagnarla con la moto a vedere le prove speciali del Rally delle Alpi Orientali, incredibile :-)

Ho una sorella, di due anni e mezzo più giovane. Pur crescendo nella stessa famiglia, non condivide la mia passione. Per carità: le piacciono, si è divertita a guidare un po' il Duetto e il Bulli l'estate scorsa, ma non ha l'interesse o l'istinto di dedicarci tempo e risorse come invece succede per me e mio padre.
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ChiTZ
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Re: Biancospino, il GT Junior da Udine

#13

Messaggio da ChiTZ »

Proseguo con la storia di Biancospino degli ultimi anni. Di base, il GT è rimasto in Friuli, a Udine, mentre io mi trovavo lontano per studio: prima Torino, poi la Svizzera, brevemente altrove. Quando rientravo a casa per qualche giorno, meteo permettendo, facevo qualche giretto, e talvolta lo prendeva papà mentre ero via io 🙄/😁 (in fondo è un bene che venisse messo in moto e facesse un poco di strada almeno qualche volta in più... alle volte passavano svariati mesi prima che potessi farlo io)

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Ripropongo qui una foto che era piaciuta anni fa su VM. Il periodo era intorno a Pasqua del 2015, io avevo ancora 19 anni. Ci troviamo sul colle del castello di Fagagna, situato a metà strada tra Udine e San Daniele (sì, proprio quel San Daniele del buonissimo prosciutto crudo!), a circa 15-20 km da entrambi. La MiTo era lì per caso

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Stesso posto, un anno e mezzo dopo. Ci venni con il mio caro amico Tullio durante un giretto a fine giornata di un sabato, lui alla guida del glorioso GT1750 che hanno in famiglia da anni. Pare ora ci sia qualcosa all'orizzonte per quanto concerne questo GT e Tullio... chissà, magari tra qualche mese o qualche anno si iscriverà pure lui qui, soffiandomi il titolo del più giovane sul forum (ben venga!): Tullio ha due anni meno di me, è del 1997!

Durante i primi 4 anni circa davvero pochi interventi significativi furono eseguiti, tra cui la sostituzione della marmitta causa vari buchetti (il GT passò più di mezzo secolo sotto un telo, un po' di condensa mi pare il minimo) e l'equilibratura dell'albero di trasmissione (due volte, la prima non fu fatta a modo) per eliminare una Gran Risonanza che faceva prepotentemente capolino verso i 60 km/h.

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Balzo di nuovo indietro al 2015. Questa foto non particolarmente bella ritrae il GT Biancospino guidato da me, la 2000 Berlina (che passerà in seguito di mano a Fabio Scrambler & family!) guidata da mio padre, e il "Duetto" 1300 guidato da mia madre alle "Mitiche in Castello" organizzato dal Club Friulano Veicoli d'Epoca nel 2015, in posa sulla collina del Castello di Udine

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Stesso evento, qui in pausa pranzo nel bellissimo agriturismo di Ronchi Sant'Egidio, in Località Poggiobello, nel manzanese (colli a sud-est di Udine)

Il GT continuava ad andare molto bene, ci andavo a spasso per i colli intorno a Udine, qualche volta verso le Alpi. Ebbi modo di portare amici e amiche a fare qualche giretto, pochi prescelti ebbero modo di guidarlo per qualche km (tra cui il fidato Tullio di cui sopra, che a sua volta mi fece guidare il 1750...che motore!!), e fu anche compagno di giretti spensierati e romantici con una ragazza molto speciale. Perdeva però sempre più olio, per poi iniziare a pedere anche un poco d'acqua (un giorno fu particolarmente incontinente, sputando fuori anche un po' di benzina). Inoltre nuovi sincronizzatori per il cambio non sarebbero stati proprio sprecati. Insomma, era giunto il momento di far fare un intervento un poco più serio.
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ChiTZ
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Re: Biancospino, il GT Junior da Udine

#14

Messaggio da ChiTZ »

Si decise di intervenire verso inizio anno 2019, la macchina aveva circa 62 mila km (dunque, se ricordavo bene di averci iniziato a girare quando ne aveva 58 mila segnati, ne avrei percorsi circa 4000 in oltre quattro anni... non molti!).

Biancospino finì sotto le cure di Italo a Premariacco, circa 30 km a est di Udine (in linea d'aria è più vicino alla Slovenia che a Udine... siamo proprio nell'angolino noi). Italo è un meccanico Alfa parecchio esperto, a occhio direi nato negli anni '50, e presidente del Club Friulano Veicoli d'Epoca citato sopra. Il cambio venne revisionato e si guadagnò dei sincronizzatori nuovi. Sorte simile capitò al motore. Cilindri e pistoni erano in ottimo stato nonostante i molti anni di fermo, lo sbloccaggio e i km successivi. Una delle canne appareva appena segnata, vennero dunque tutte spazzolate/lucidate e sostituite le fasce. Sedi valvole e qualche altro intervento di manutenzione, ovviamente cambiate le guarnizioni (anche al cambio). Il radiatore venne fatto riparare, il tutto tornò insieme e presto lo Junior era di nuovo per strada.
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Il cambio da poco richiuso

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La testa di Biancospino

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Italo in posa con il mio motore nella sua officina a marzo 2019. Immancabili i calendari sullo sfondo

La perdita d'olio non era proprio risolta, ma di quello ne riparliamo tra poco. Continuo prossimamente con l'ultimo anno e mezzo :)
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Adriano
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Re: Biancospino, il GT Junior da Udine

#15

Messaggio da Adriano »

Aspettiamo con ansia la prossima puntata: interessante la storia e belle le foto. È proprio la discussione classica che seguivamo su VM che dimostra chiaramente la bella differenza che c’è tra il forum e altri sistemi di comunicazione rapidi che sono più immediati ma non potranno mai sostituire questa modalità.

Nel merito osservo che oggi può apparire molto strano l’intervento su fasce e valvole a quel chilometraggio ma all’epoca era normale. Ricordo perfettamente di aver fatto un intervento analogo sul mio GTJ (acquistato nel 1968) a un chilometraggio addirittura inferiore. La stessa cosa fu fatta poco dopo sulla 1750 di famiglia che cominciava ad avere un consumo di olio rilevante.

Probabilmente c’entrava anche l’uso che facevamo di quei motori che per le loro caratteristiche inducevano facilmente a strapazzarli e, pur con tutte le cautele del caso quando la temperatura dell’olio era bassa, non appena saliva gli davamo giù di brutto. Mi ricordo con che impazienza guardavo con la coda dell’occhio il termometro in attesa che salisse!

Invece per quanto riguarda il cambio non ricordo che si procedesse ad interventi del genere a quella percorrenza. In questo caso evidentemente deve essere entrato in gioco il lungo fermo.
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Re: Biancospino, il GT Junior da Udine

#16

Messaggio da ChiTZ »

Immagino! Con motori che comunque esprimono la loro coppia in alto, e così goduriosi da guidare, sono sicuro che anche allora venissero spinti parecchio :) ora li si prende per fare il giretto, che comunque sempre include qualche tiratina ;)

In realtà il cambio aveva solo il fatidico sincronizzatore della seconda marcia un po' finito, gli altri erano piuttosto sani. Perdeva un po' d'olio, e dunque con l'occasione lo si aprì per cambiare le guarnizioni e ci mettemmo sincronizzatori nuovi
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Adriano
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Re: Biancospino, il GT Junior da Udine

#17

Messaggio da Adriano »

Certamente i motivi della necessità di interventi a chilometraggi oggi impensabili erano tanti, ipotizzo: i materiali (di sicuro 50 anni non sono passati invano), le lavorazioni: le macchine utensili numeriche non esistevano, e soprattutto i lubrificanti ché mezzo secolo di ricerca e sviluppo a qualcosa sarà servito.

Di fatto sta che oggi passano di mano macchine con chilometraggi che sono anche il triplo di quelli medi di un tempo per l’usato. Certe marche poi sono particolarmente famose per questo aspetto.

Con l’avvento dei motori elettrici il problema sarà definitivamente accantonato, data la loro intrinseca longevità. Alla fine si potrà rompere di tutto fuorché il motore.
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Re: Biancospino, il GT Junior da Udine

#18

Messaggio da ChiTZ »

Certamente vero Adriano!
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Re: Biancospino, il GT Junior da Udine

#19

Messaggio da ChiTZ »

Proseguo.

Di nuovo in strada, iniziò un emozionante periodo di rodaggio. E’ anche questa una cosa d’altri tempi, oramai! Biancospino, a cui ero e sono estremamente affezionato, tornava ad essere in parte nuovo ed esigere una certa cura e attenzione per i primi km. Il motore sembrava erogare in maniera assai simile a prima, il cambio era decisamente più duro negli innesti. Con il passare del tempo e dei kilometri, il motore si slegò e si rivelò più sveglio e slanciato di quanto lo fosse prima, e il cambio si addolcì un poco.
Le due 105 1300 bianche di famiglia durante una gita di tutta la famiglia (mamma, papà, mia sorella e io) tra colli orientali friulani e la slovenia. Metà agosto 2019
Le due 105 1300 bianche di famiglia durante una gita di tutta la famiglia (mamma, papà, mia sorella e io) tra colli orientali friulani e la slovenia. Metà agosto 2019
In famiglia abbiamo un altro 1300 degli stessi anni, il Duetto in foto sopra, che è però totalmente diverso di carattere, a tal punto da sembrar avere un motore e cambio differenti, oltre a comportarsi diversamente tra le curve a causa dell’allestimento differente con rigidità e distribuzione dei pesi un po’ variate. Sia chiaro, questo lo dico con occhio, orecchio, mano e “sedere” (come diceva Niki Lauda) di appassionato e affezionato: non è che uno pare avere un bicilindrico due tempi e l’altro un 8 cilindri diesel. Mentre però il mio GT non ha molta coppia in basso ma agli alti canta e vola, lo Spider è significativamente più corposo sotto per poi perdere di brio in alto rispetto al GT. Ciò è senz’altro da imputare in larga parte ai carburatori e al loro settaggio: Dell’Orto per il mio GT, Solex per il Duetto. Inoltre il cambio del Duetto si presenta molto più facile e permissivo nell’inserimento delle marce, e ciò in combinazione con l’erogazione più corposa ai bassi lo rende più facile da guidare, significativamente per qualcuno di poco esperto: non è facile metterlo a parole. Mia madre e mia sorella lo guidano ogni tanto, mentre sono sicuro che sarebbero meno a loro agio, e oggettivamente meno fluide e capaci, con il mio GT (se glielo lasciassi guidare... invece NIET :D), il che è un poco soprendente considerando che sono virtualmente la stessa vettura. Ad ogni modo, il mio GT mi piace molto di più del Duetto sotto ogni aspetto e sono contentissimo che sia così com’è. Oltretutto, alto e capellone come sono, sono un poco ridicolo alla guida dello Spider.

Torniamo in strada con il racconto, proprio come Biancospino dopo le cure da Italo. Il periodo di rodaggio ha coinciso con qualche piccolo o grande evento della nostra famiglia e di amici, per cui ho qualche foto del GT durante quella fase. E’ però vero come fossi stanziato all’estero: per esempio, le foto del motore in officina da Italo me le inviò mio padre per aggiornarmi mentre mi trovavo a Losanna. Così come il primissimo giretto lo fece lui, ecco una foto qui sotto.
Papà si reca a lavoro con il mio GT, primissima uscita dopo gli interventi effettuati da Italo
Papà si reca a lavoro con il mio GT, primissima uscita dopo gli interventi effettuati da Italo
Una cara amica di famiglia si ri-sposò ad aprile 2019, e come grande desiderio da tempo immemore avrebbe voluto arrivare al suo matrimonio a bordo di un Bulli (i furgoni T1 – T2 della VW). Noi (papà prevalentemente, dato che io ero stanziato in Svizzera) eravamo alle prese con un lungo restauro del T2, in dirittura d’arrivo ma con moltissime ore lavoro ancora davanti a sè. Qualche mese prima del matrimonio, sotto Natale, questa amica di famiglia espresse questo desiderio a mio padre, che le disse come il nostro purtroppo non sarebbe stato pronto, ma che se ne sarebbe occupato lui e ne avrebbe recuperato uno in prestito. Prese invece la palla al balzo, dato che non era sufficientemente stressato ( ironia) e si spinse a finirlo per tempo, facendo spesso notte fonda dopo lavoro per teminare il rimontaggio e allestirlo, e lo “finì” (non esattamente, ma sufficientemente bene per essere bello e presentabile dentro con qualche coperta e perfetto fuori) il giorno prima del matrimonio. Per l’occasione, io rientrai da Losanna, mia sorella da Vienna, e portammo anche Biancospino e la Montreal al matrimonio per fare da cornice e portare i testimoni. Per me era la prima volta che vedevo e guidavo il GT dopo i lavori di meccanica.
Interni del Bulli preparati per il matrimonio. In parti uguali: decorazione e coprire il lavoro non finito. La fila centrale dei sedili non è stata montata: più spazio, comodità e luce per gli sposi, meno rogne per papà dato che anche quelli erano work in progress
Interni del Bulli preparati per il matrimonio. In parti uguali: decorazione e coprire il lavoro non finito. La fila centrale dei sedili non è stata montata: più spazio, comodità e luce per gli sposi, meno rogne per papà dato che anche quelli erano work in progress
Montreal e GT lavati e pronti per il matrimonio. Che belle, fatemelo dire!
Montreal e GT lavati e pronti per il matrimonio. Che belle, fatemelo dire!
Una foto scattata da me poco prima del matrimonio. Ci troviamo all’agriturismo Colutta di Manzano. Bulli adornato di fiori, GT e Montreal
Una foto scattata da me poco prima del matrimonio. Ci troviamo all’agriturismo Colutta di Manzano. Bulli adornato di fiori, GT e Montreal
Il matrimonio andò molto bene e le auto fecero la loro bella figura. L’indomani tornai in Svizzera, e feci ritorno in Friuli a luglio... con ogni probabilità, nel frattempo papà fece ancora qualche km con il Biancospino ;) . Una volta nuovamente a casa, ebbi modo di fare un po’ di km in giretti vari, tenendo bassi i giri ma fremendo per poter far cantare un poco il motore. Intorno ai 1000 km post-lavori, il weekend prima di Ferragosto 2019 l’intera famiglia (papà, mamma, sorella e io) si godette una bella gita fuori porta tra colli orientali Friulani e le valli della Slovenia con il GT e il Duetto, i due 1300 di casa (foto a inizio di questo post e qui sotto). Papà e Rebecca sul Duetto, con Rebecca che fece una quarantina di km alla guida dei 250 effettuati, mamma invece a bordo con me. Davvero piacevole, un bel modo di godersi queste auto d’epoca!
A Dobrovo (Castel Dobra), pochi km dal confine con l'Italia. Il castello a pianta quadrata che si intravede dietro l'albero è stato costruito nel 17esimo secolo sulle fondamenta di uno pre-esistente, è attualmente la sede del comune di Brda (Collio, o Cuei in Friulano), che è anche il nome del territorio geografico collinare del Collio, a cavallo tra Friuli e Slovenia. Ottimi vini vengono prodotti in questa zona, e anche il lato Sloveno da qualche anno produce gran qualità.
A Dobrovo (Castel Dobra), pochi km dal confine con l'Italia. Il castello a pianta quadrata che si intravede dietro l'albero è stato costruito nel 17esimo secolo sulle fondamenta di uno pre-esistente, è attualmente la sede del comune di Brda (Collio, o Cuei in Friulano), che è anche il nome del territorio geografico collinare del Collio, a cavallo tra Friuli e Slovenia. Ottimi vini vengono prodotti in questa zona, e anche il lato Sloveno da qualche anno produce gran qualità.
Pausa a Kanal ob Soči (Canale d'Isonzo), parcheggiamo sulla stradina che scende al fiume poco dopo il ponte. Due bei "sederi" Alfa targati UD :)
Pausa a Kanal ob Soči (Canale d'Isonzo), parcheggiamo sulla stradina che scende al fiume poco dopo il ponte. Due bei "sederi" Alfa targati UD :)
Mia sorella Rebecca e io in posa da qualche parte sulle montagne di confine, ancora lato Sloveno mentre rientravamo. Tra Tolmin (Tolmino) e Kobarid (Caporetto), puntando verso Cividale del Friuli
Mia sorella Rebecca e io in posa da qualche parte sulle montagne di confine, ancora lato Sloveno mentre rientravamo. Tra Tolmin (Tolmino) e Kobarid (Caporetto), puntando verso Cividale del Friuli
Presto scriverò il prossimo post, sarà l'ultimo o penultimo per arrivare in pari a dove siamo oggi :)
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Filarete
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Re: Biancospino, il GT Junior da Udine

#20

Messaggio da Filarete »

Complimenti a tutta (ma proprio TUTTA) la famiglia =D> !
"All' Alfa sanno fare i guanti alle mosche". E. Ferrari
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