La Porsche 944: prima, durante e dopo
Inviato: domenica 15 novembre 2020, 16:00
Ho cominciato a scrivere un po' di storia e contesto per presentarvi la mia 944 S e mi sono reso conto di essermi dilungato troppo, come mio solito, partendo forse parecchio indietro. Non volendo buttar via tutto, e pensando che a qualcuno potesse interessare, eccovi un po' di informazioni riguardo a ciò che è venuto prima della 944, come si sia arrivati ad essa, un po' di caratteristiche della 944 e delle sue varie versioni, incluse di numeri di produzione, e come si concluse la storia poi.
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Nella prima metà degli anni ’60, la Porsche introduce il modello che diverrà sempreterno e il simbolo stesso di un marchio come per nessun’altro: la 911. Volendo presto interrompere la produzione della oramai datata 356, introducono la 912 nel 1965 come entry level rispetto alla più costosa 911. La 912 sostanzialmente presentava telaio e carrozzeria della 911 con motore 4 cilindri boxer della 356 (semplificando all’estremo, chiaramente è così solo in prima analisi). Questa verrà prodotta per 4-5 anni (produzione ripresa a metà degli anni ’70 solo per il mercato USA), e verrà rimpiazzata dalla 914, una targa due posti nata dalla collaborazione VW-Porsche che sussisteva da anni che vedeva la Porsche occuparsi dello sviluppo e di parte della produzione. Per la Porsche sarebbe stata una nuova entry level a 6 cilindri, per la VW il top di gamma sportivo 4 cilindri. Ebbe però una genesi e una storia un poco travagliata, parca di successo commerciale, nonostante un certo numero sia stato venduto negli USA. Il design ... particolare ... nascondeva l’inizio della transizione del motore verso avanti e presentava altri aspetti ripresi più avanti: la 914 aveva un motore centrale-posteriore (il 6 cilindri meno performante della Porsche dell'epoca) e fari a scomparsa.
La Porsche 914
Dopo altri 5-6 anni, un progetto totalmente nuovo entrò in produzione: la 924. Inizialmente sarebbe dovuto trattarsi della stessa cosa, concettualmente: una entry level per la Porsche, una sportiva di punta per la VW. Porsche aveva ideato un’auto a motore anteriore (quasi offensivo per i porschisti), trazione posteriore e transaxle, e aveva il vincolo di dover utilizzare un 4 cilindri in linea sviluppato da Audi/VW. A seguito dell’impatto della crisi petrolifera e di altri avvenimenti dei primi anni ’70, la VW si tirò indietro per procedere invece con la Scirocco, più economica da sviluppare su base Golf. La Porsche comprò il progetto per intero, avendo bisogno di sostituire la 914, e la 924 venne prodotta negli stabilimenti dell’Audi (Neckarsulm, ex-NSU). La vettura ottenne un certo successo, venne molto apprezzata per il design, la dinamica di guida donata dall’ottima distrubuzione dei pesi, l’affidabilità e i ridotti consumi, anche se i modelli aspirati non colpirono particolarmente per la loro performance (per il mercato europeo, l'aspirato erogava 123 cv tra la fine anni '70 e la prima metà anni '80). Filarete ne ha parlato, raccontandoci della sua esperienza di felice possessore di una bella, affidabile e piuttosto economica auto sportiva. Le versioni Turbo si distinsero per potenze e prestazioni di tutto rispetto (180 cv).
Una bella Porsche 924
Porsche 924 Turbo, con la caratteristica presa Naca e optional come tettuccio e doppia colorazione. Direi versione americana, dati i paraurti maggiori e catarinfrangenti laterali
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Nella prima metà degli anni ’60, la Porsche introduce il modello che diverrà sempreterno e il simbolo stesso di un marchio come per nessun’altro: la 911. Volendo presto interrompere la produzione della oramai datata 356, introducono la 912 nel 1965 come entry level rispetto alla più costosa 911. La 912 sostanzialmente presentava telaio e carrozzeria della 911 con motore 4 cilindri boxer della 356 (semplificando all’estremo, chiaramente è così solo in prima analisi). Questa verrà prodotta per 4-5 anni (produzione ripresa a metà degli anni ’70 solo per il mercato USA), e verrà rimpiazzata dalla 914, una targa due posti nata dalla collaborazione VW-Porsche che sussisteva da anni che vedeva la Porsche occuparsi dello sviluppo e di parte della produzione. Per la Porsche sarebbe stata una nuova entry level a 6 cilindri, per la VW il top di gamma sportivo 4 cilindri. Ebbe però una genesi e una storia un poco travagliata, parca di successo commerciale, nonostante un certo numero sia stato venduto negli USA. Il design ... particolare ... nascondeva l’inizio della transizione del motore verso avanti e presentava altri aspetti ripresi più avanti: la 914 aveva un motore centrale-posteriore (il 6 cilindri meno performante della Porsche dell'epoca) e fari a scomparsa.
La Porsche 914
Dopo altri 5-6 anni, un progetto totalmente nuovo entrò in produzione: la 924. Inizialmente sarebbe dovuto trattarsi della stessa cosa, concettualmente: una entry level per la Porsche, una sportiva di punta per la VW. Porsche aveva ideato un’auto a motore anteriore (quasi offensivo per i porschisti), trazione posteriore e transaxle, e aveva il vincolo di dover utilizzare un 4 cilindri in linea sviluppato da Audi/VW. A seguito dell’impatto della crisi petrolifera e di altri avvenimenti dei primi anni ’70, la VW si tirò indietro per procedere invece con la Scirocco, più economica da sviluppare su base Golf. La Porsche comprò il progetto per intero, avendo bisogno di sostituire la 914, e la 924 venne prodotta negli stabilimenti dell’Audi (Neckarsulm, ex-NSU). La vettura ottenne un certo successo, venne molto apprezzata per il design, la dinamica di guida donata dall’ottima distrubuzione dei pesi, l’affidabilità e i ridotti consumi, anche se i modelli aspirati non colpirono particolarmente per la loro performance (per il mercato europeo, l'aspirato erogava 123 cv tra la fine anni '70 e la prima metà anni '80). Filarete ne ha parlato, raccontandoci della sua esperienza di felice possessore di una bella, affidabile e piuttosto economica auto sportiva. Le versioni Turbo si distinsero per potenze e prestazioni di tutto rispetto (180 cv).
Una bella Porsche 924
Porsche 924 Turbo, con la caratteristica presa Naca e optional come tettuccio e doppia colorazione. Direi versione americana, dati i paraurti maggiori e catarinfrangenti laterali