Il libro descrive come Abarth ha trasformato il Bradipo 600 FIAT ad aste e bilancieri in una Tigre bialbero di 1.000 cc da 8.000 giri.
Una serie quasi ubriacante di disegni tecnici e numeri.
In questa selva di dati spunta il nome Alfa Romeo.
Forse lo sapevate già, ma Abarth per questa "elaborazione", ha adottato lo stesso angolo tra le valvole del 4 cilindri del Portello (80°), non solo, alcuni componenti della distribuzione sono di origine "milanese", cioè direttamente approvvigionati dall'Alfa.
La differenza macroscopia è la scelta di alimentare il motore con dei collettori "discendenti" nella testa, invece che orizzontali / laterali. In letteratura denominati downdraft.
Il Carlo, di Torino, é andato sul sicuro seguendo la strada già percorsa dai "milanesi"...
