Immagini dove protagonista è la montreal

[JohnnyBravo]

Già, e vedo che Fred non si tira indietro nemmeno quando c'è la neve

[fred faster]

Era il 14 gennaio 2017: appena sveglio Leonardo mi comunicava che a Sirolo c'erano 20 cm di neve e subito mi è balzato in testa l'idea di fare qualche foto con BO... dopo tanto tempo Leo mi ha accompagnato in auto, quella volta Lavinia è stata costretta a sedersi sulla panchetta posteriore. Abbiamo preso la strada per il Conero e appena arrivati a Pietralacroce abbiamo già trovato neve e ghiaccio lungo la strada, nei tratti ancora non battuti dal sole. Qualche leggera sbandata mi ha consigliato di rallentare ulteriormente e con molta cautela abbiamo raggiunto la rotonda sopra Portonovo dove ci siamo fermati ed abbiamo scattato alcune foto.

Mai più

Saluti,
Fred

[Filarete]

La montreal è la regina della neve...

[fred faster]

Altre.

Saluti,
Fred

[JohnnyBravo]

Belle tutte, ma quella davanti al portone sembra adatta a una pubblicità.

[Luca72]

Lo pensavo anch'io. È proprio bella!

[fred faster]

Quella è in effetti la vecchia porta della città, per l'accesso da Nord: Porta Pia. Dietro si intravede la Mole Vanvitelliana, detta anche "Lazzaretto", ove venivano tenuti in quarantena i marinai sbarcati nel porto, ovviamente fuori dalle mura della città. Di tanto in tanto organizzano raduni di auto storiche al suo interno.

Saluti,
Fred

[Woodyboop]

Fred,
Lasciami dire che tu e BO rappresentate l'icona dei Montrealisti !
Saluti
WB

[Adriano]

Quella è in effetti la vecchia porta della città, per l'accesso da Nord: Porta Pia. Dietro si intravede la Mole Vanvitelliana, detta anche "Lazzaretto", ove venivano tenuti in quarantena i marinai sbarcati nel porto, ovviamente fuori dalle mura della città. Di tanto in tanto organizzano raduni di auto storiche al suo interno.

Visto che si parla del lazzaretto di Ancona, riporterei in parte una nota che ho scritto sull’argomento dato che il Casanova ebbe una permanenza nel Lazzaretto Nuovo e ne parla nelle Memorie. I lazzaretti nel Settecento, e anche in precedenza, costituivano l’unica difesa possibile dalle pandemie, soprattutto la peste nera. La permanenza era forzosa e allungava notevolmente i tempi di viaggio già lunghi. Del resto l’alternativa per terra non era più veloce né più comoda. Ad esempio, per andare da Venezia ad Ancona, si sceglieva spesso il tragitto per mare, anche in occasioni ufficiali, quali l’accreditamento di un nuovo ambasciatore. Si conserva ad esempio memoria del viaggio da Venezia ad Ancona dell’ambasciatore Andrea da Lezze (1743).

La quarantena durava quattro settimane che era stimato un tempo ragionevole per la manifestazione dei sintomi. In realtà non venivano ospitati soltanto i marinai, cioè gli equipaggi delle navi, ma anche i numerosi viaggiatori che preferivano il percorso via mare. I lazzaretti di Ancona furono due: quello Vecchio e quello Nuovo a cui fa riferimento Fred.
Il "Nuovo", pur terminato nel febbraio del 1743, iniziò a funzionare solo nel 1748 allorché la Reverenda Camera Apostolica se ne prese carico. Sull'argomento si veda: Furio Luccichenti, Quattro settimane nel Lazzaretto in L'Intermédiaire des Casanovistes Genève, Année XXVIII, anno 2011 pag. 7 - 11. In tale studio viene ricostruita la situazione dei lazzaretti di Ancona e confrontato il racconto casanoviano con le risultanze di archivio relative ai progetti e all'iconografia degli edifici adibiti alle quarantene. Il progetto di ristrutturazione del Lazzaretto "Vecchio", datato 1817, si conserva nell'Archivio di Stato di Roma (Collezione Mappe e Piante, Parte I, Cart. 2, n° 87/I, II, III.). Esso consente di verificare lo stato del fabbricato nel 1743.

[fred faster]

Appurato che il Nuovo sia la Mole Vanvitelliana, mi chiedo quale fosse il Vecchio... grazie della spiegazione, Adriano.

Saluti,
Fred