MonelleClassiche

Alla fine degli anni 60, l'importatore americano di Ducati chiese una moto dedicata a quel mercato, cromata, con il manubrio largo, ruote grandi e tassellate e un monocilindrico raffreddato ad aria. Nacque questa moto, più adatta ad andare al bar che sugli sterrati, nata vecchia coi freni a tamburo accensione a pedale e cambio all'italiana oltre all'impianto elettrico a 6 volt. La mia è un 350 seconda serie, che si distingue dalla prima per i cerchi in alluminio Borrani e il doppio freno a tamburo all'anteriore, la forcella e gli ammortizzatori senza soffietti di gomma i fianchetti in resina, la calotta faro cromata la sella con le righe. Guardando le foto del word Ducati Week ho trovato questa con un grade ducatista, il mitico Falappa

...se qualsiasi motociclista pilotasse al 1/1000 dell'arte che aveva( ) il Falappa, farebbe cose stratosferiche, uno dei pochi casi ai limiti estremi della dinamica (poi intervengono forze sovrannaturali a salvarci )

Domenica scorsa ho cambiato la batteria e ho rimesso in moto, partita al secondo colpo di pedale e sono arrivato in edicola a comperare il giornale. Ho dato un occhio al libretto e mi scade il collaudo ad aprile, e all'interno c'era il vecchio certificato con riportato il chilometraggio fatto nel 2019. Sapevo di averla usata poco, c'è pure il berlina, la pandemia.... ma 200 km in due anni sono veramente niente . Venerdì facciamo la giornata dei collaudi, Scrambler, Alfino Honda e Hondona, e speriamo di riuscire a farle girare di più nei prossimi tempi.
Alla prossima Fabio Scrambler

Dai, adesso che è primavera programma qualche giretto sulle colline.
colori permettendo.

Mi sa che dalle nostre parti per un po' di tempo il colore predominante sarà proprio quello della Ducati e della Ferrari...